DAL PORTO DI GENOVA

Costa Concordia, Renzi dal porto di Genova: "Grazie a chi ha reso possibile l'impresa"

"Abbiamo dimostrato di poter essere attrattivi per investimenti internazionali"

27 Lug 2014 - 17:04
 © ansa

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"Grazie a chi ha reso possibile l'impossibile". Con queste parole il premier Matteo Renzi, da Genova, ha commentato l'approdo della Costa Concordia nel porto di Prà-Voltri. "La qualità straordinaria di tante persone - ha detto - ha riportato qua la nave dopo l'errore di qualcuno, non possiamo dire che ha rimediato, ma...". "Con questa impresa - ha aggiunto - abbiamo dimostrato di poter essere attrattivi per gli investimenti internazionali".

Costa Concordia, Renzi dal porto di Genova: "Grazie a chi ha reso possibile l'impresa"

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"Non è conclusione ma nuovo inizio" - "Non c'è la possibilità di essere felici quando si arriva a chiudere una vicenda che ha portato a 33 morti. E' il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine agli abitanti del Giglio e a tutte le forze di polizia e di volontariato. Non è il giorno della conclusione di questa storia, ma è un nuovo inizio", ha proseguito.

"Grazie alla protezione civile" - "Grazie alla protezione civile, hanno preso molto vento in faccia, ma oggi è una giornata di festa". Così Renzi ha ringraziato in particolare Franco Gabrielli per il lavoro fatto per la Concordia. "Questa non è una passerella, ma la conclusione di una storia con tanti morti che nessuno di noi può dimenticare", ha aggiunto.

"Piombino non era in grado accoglierla" - "La Concordia oggi è in porto a Genova: il porto di Piombino non era assolutamente in grado di accoglierla. Ma non lo abbandoneremo, smantellerà due navi militari", ha assicurato il premier.

"Errore Italia, ma ora impresa mai vista" - Nella vicenda della Concordia, ha sottolineato, "l'errore è stato dell'Italia" e questo "sarà definito in sede penale" ma "quello che è stato fatto ora", con il recupero del relitto "non era mai stato fatto prima. Questa roba qua siamo riusciti a farla solo noi italiani con ingegneri straordinari".

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