Commercianti della Valpocevera e sfollati chiedono normalità dopo la tragedia del Morandi: "Oltre il ponte c'è la voglia di ripartire". Toninelli incontra Violeta Bulc in Prefettura: "Decreto scritto con cuore e testa"
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"Liberate la Valpolcevera", è lo slogan con cui i commercianti di una delle principali vallate del Genovesato, messi in ginocchio dal crollo del ponte Morandi, manifestano per far riprendere la vita nella zona. I manifestanti chiedono la riapertura delle strade e la difesa del lavoro. "Oltre il ponte c'è la voglia di ripartire", dicono dal megafono. Al corteo gli sfollati di Genova dicono al ministro Toninelli: non raccontateci bugie".
Oltre un migliaio di persone si sono radunate davanti a Palazzo San Giorgio, nel cuore del Porto Antico di Genova, per il corteo di protesta indetto da un’aggregazione spontanea di cittadini di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto.
E mentre in piazza i residenti chiedono al governo interventi per riappropiarsi della propria vita, il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli incontra in Prefettura la commissaria europea Violeta Bulc: "E' un decreto che sarà migliorato - rassicura a vertice finito - ma che invito a non contestare perchè è scritto con il cuore e con la testa per Genova e consentirà al commissario Bucci di poter lavorare bene". Rassicurazioni ai cittadini che arrivano anche dall'Europa: "L'Italia riceverà l'aiuto dell'Unione europea per la ricostruzione del ponte Morandi di Genova e la gestione del post-crollo - ha annunciato Violeta Bulc - "Sono qui per onorare la memoria delle vittime, per un tributo alle famiglie che hanno sofferto per questa grande tragedia e per offrire l'aiuto dell'Europa". Parole gradite a Toninelli. "Questa è l'Europa che ci piace, che ascolta le necessità e i bisogni del territorio - ha detto il ministro delle Infrastrutture - Apprezziamo la vicinanza della Ue".
Toti: spero nel buonsenso - "Mi auguro che ci sia buon senso da parte del Parlamento nel modificare il Decreto Genova - commenta il governatore ligure Giovanni Toti - nel modo più ampio possibile, che ci sia buon senso da parte di tutto il mondo delle imprese che possono partecipare alla ricostruzione per evitare di combattere i ricorsi giudiziari sulla pelle di una città, che ci sia buon senso da parte di Autostrade".