Nei guai imprenditori e dirigenti della municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti
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Blitz dei carabinieri nella sede dell'Amiu, l'azienda municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti a Genova. In manette tre dirigenti dell'azienda, il manager Corrado Grondona, responsabile legale e affari generali dell'Amiu, e i due imprenditori Vincenzo e Gino Mamone. Secondo l'accusa, i dirigenti avrebbero concesso appalti agli imprenditori in cambio di notti con escort e cene.
Sette in tutto le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip Roberta Bossi nell'ambito dell'inchiesta su dirigenti Amiu e imprenditori. L'inchiesta, coordinata dai pm Paola Calleri e Francesco Cardona Albini, era partita lo scorso anno e aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di una quarantina di persone.
Oltre a Grondona e ai fratelli Mamone, sono finiti in manette il figlio di Vincenzo Mamone, Luigi, 28 anni, Claudio Deiana, 56enne titolare della ditta Rgd, Stefano Raschellà, 55enne titolare della ditta Edildue e Daniele Raschellà, 30 anni, figlio di Stefano, contitolare della ditta Edildue.
Emessa la misura interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio sul conto di altri tre dirigenti Amiu.
Le accuse - I reati ipotizzati vanno, a vario titolo, dall'associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d'asta, passando per l'omessa denuncia da parte di un incaricato di un pubblico servizio e la falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e abuso d'ufficio.