Genova, capotreno accoltellato durante il controllo dei biglietti
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Respinto l'appello del Garante che aveva chiesto un'astensione "simbolica". Per l'aggressione al controllore, che è stato dimesso, è stato arrestato un egiziano di 21 anni; denunciata una minorenne
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Un capotreno è rimasto ferito dopo essere stato accoltellato su un convoglio regionale in viaggio tra Genova e Busalla. L'aggressione sarebbe avvenuta all'altezza della stazione ferroviaria di Rivarolo, durante un controllo dei biglietti. L'uomo, un 40enne, è stato soccorso e trasportato in codice rosso all'ospedale Villa Scassi di Genova, con due ferite al fianco che non hanno raggiunto organi vitali. I carabinieri avrebbero arrestato un egiziano di 21 anni. Insieme a lui i militari del nucleo radiomobile avrebbero identificato anche una ragazza, minorenne, di origini straniere ma nata a Genova. Quest'ultima sarebbe stata denunciata per aver partecipato al diverbio culminato nell'aggressione.
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Tutto sarebbe accaduto, secondo le ricostruzioni, a bordo di un treno regionale diretto da Genova a Busalla quando il 44enne capotreno ha chiesto ai due di esibire il biglietto. Al diniego dei due, che avrebbero rifiutato sprezzanti di pagare a bordo il dovuto, il capotreno ha fermato il convoglio per farli scendere e lì è scattata la lite.
Prima la ragazzina avrebbe aggredito l'uomo a schiaffi e calci, poi il 21enne avrebbe estratto un coltello e colpito il controllore. Sul posto sono giunti i militari, che in breve tempo hanno rintracciato i due anche grazie alle testimonianze fornite dagli altri viaggiatori e li hanno portati in caserma. Ai carabinieri i due non hanno dato spiegazioni del gesto.
Il 21enne di origini egiziane lavora come barbiere e risulta regolare sul territorio; dovrà rispondere di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale. Il controllore, portato in ospedale in codice rosso al Villa Scassi di Genova Sampierdarena, è stato medicato e poi dimesso con 15 giorni di prognosi.
In seguito all'accoltellamento, i sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti hanno proclamato per martedì uno sciopero di 8 ore, dalle 9 alle 17, del personale ferroviario di Trenitalia, Trenitalia Tper, Fs Security, Italo Ntv, Trenord.
La Commissione di garanzia sugli scioperi "pur riconoscendo la sussistenza dei requisiti" di "gravi eventi lesivi della incolumità e della sicurezza dei lavoratori" ha rivolto "un forte appello al senso di responsabilità dei soggetti proclamanti, affinché riducano significativamente la durata dell'astensione, fino a ricondurla a una dimensione meramente simbolica".
I sindacati hanno però respinto l'appello del Garante a ridurre lo sciopero. "Riteniamo che sarebbe irresponsabile e contraddittorio da parte delle Organizzazioni Sindacali, anche nei confronti dell'utenza oltre che dei lavoratori, compromettere la portata della mobilitazione", hanno risposto Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti al Garante degli scioperi. Infatti "non porremmo il giusto accento ad un episodio di violenza inaudita, tutt'altro che 'simbolico', sia per milioni di viaggiatori che intendiamo salvaguardare sia per il lavoratore vittima dell'ignobile aggressione".
"Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che incroceranno le braccia per chiedere più sicurezza dopo la violenta aggressione a un capotreno per mano di nordafricani. Il nostro impegno per contrastare la criminalità è costante e dimostrato anche dagli investimenti su FS Security. È ovvio che è necessario combattere con maggiore determinazione anche l'immigrazione illegale: troppo spesso i clandestini sono protagonisti di episodi violenti sui treni e nelle stazioni". Così il vicepremier e Ministro Matteo Salvini a proposito dello sciopero.