A DUE ANNI DALLA TRAGEDIA DEL MORANDI

Genova, l’inaugurazione del nuovo Ponte San Giorgio | Mattarella: "Accertare le responsabilità"

A due anni dalla tragedia del Morandi, il nuovo viadotto disegnato da Renzo Piano entra in funzione. Il premier Conte taglia il nastro: "L'Italia torna a correre"

04 Ago 2020 - 13:10
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E' il giorno dell'inaugurazione del nuovo ponte di Genova San Giorgio, a due anni dalla tragedia del Morandi. La cerimonia è entrata nel vivo con la lettura dei nomi delle 43 vittime, alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Dopo essere state suonate le note "silenzio", Conte ha tagliato il nastro: "L'Italia riparte". Il viadotto "simbolo della rinascita", afferma Maria Elisabetta Casellati. Mattarella chiede "di accertare le responsabilità".

Mattarella incontra i familiari delle vittime: "Le responsabilità hanno sempre un nome e un cognome"  "Le responsabilità non sono generiche, hanno sempre un nome e un cognome. Sono sempre frutto di azioni che dovevano essere fatte o di omissioni che non dovevano essere compiute. Quindi è importante che vi sia un'azione severa, precisa e rigorosa di accertamento delle responsabilità", ha detto quindi il capo dello Stato incontrando i familiari delle vittime, in forma privata, in prefettura.

Mattarella ha poi voluto precisare che l'inaugurazione del ponte "non è la chiusura di quanto avvenuto ma la conseguenza di quanto avvenuto. Ed è un modo di ricordare la tragedia: chiunque vedrà il Ponte a Genova avrà sempre in mente che il Ponte è lì perché un altro ponte è crollato". 

Conte: "Non siamo qui solo per tagliare il nastro, Genova mostra l'Italia che corre" "Non siamo qui solo a tagliare un nastro, il nostro commosso pensiero è rivolto alle 43 vittime e ai familiari. Questo ponte ci restituisce una immagine di forza e leggerezza. Questo ponte è frutto della forza del lavoro". Così Giuseppe Conte durante il taglio del nastro per l'inaugurazione del Ponte San Giorgio. Il presidente del Consiglio ha ribadito: "E' un'opera mirabile frutto del genio italico, di una virtuosa collaborazione tra politica, amministrazione locale, impresa e lavoro". "Oggi Genova riparte forte della sua operosità, come ha fatto in tanti momenti della sua storia, confidando nella forza del lavoro. Mostra un Paese che, a dispetto degli stereotipi, sa rialzarsi, che sa tornare a correre. Ora il nostro obiettivo è tutelare l'interesse pubblico che non è stato garantito dalla struttura regolativa della precedente concessione", ha concluso il premier.

Bucci: "Costruito un modello di successo, anche l'Italia lo sia" - Alla cerimonia è intervenuto anche il sindaco di Genova, Marco Bucci. "Genova ha costruito un modello di successo, Genova e questo cantiere lanciano un messaggio di fiducia e di speranza per il futuro. Signor Presidente, abbiamo fatto di Genova un modello per l'Italia, noi vogliamo che l'Italia diventi un modello" per l'Europa e per il mondo.

Toti: "Mai più tragedie così, il nuovo ponte merito della voglia di risorgere" "Mai più i nostri concittadini devono morire perché un ponte si sbriciola". Lo ha dichiarato il governatore della Regione Liguria Giovanni Toti anche lui presente all'inaugurazione del ponte. "Non deve accadere mai più perché ne va della tenuta delle istituzioni del nostro Paese", ha aggiunto Toti che ha sottolineato come l'altra espressione che dà il senso a questa giornata è "sempre così" perché la città di Genova "è di nuovo riunita", "merito della collaborazione e della voglia di risorgere".

Renzo Piano: "Ponte nasce dal lutto, ma sarà amato" A Genova è presente anche l'ideatore del ponte San Giorgio, l'archistar Renzo Piano, che prendendo la parola ha detto:  "E' un ponte frutto di un lutto. Il lutto non si dimentica, il lutto si elabora. Qui ci siamo smarriti e qui ci ritroviamo per ringraziare chi ha costruito il ponte con rapidità. Mi auguro che il ponte sia amato, essere amati nella tragedia non è facile, ma credo che sarà amato perché è semplice e forte come Genova". "E' un ponte di luce, da qui chi viene dal Nord vede la luce che arriva dal mare. Penso al poeta Giorgio Caproni che definisce 'Genova di ferro e di vento". Vorrei che questo ponte venisse visto così, forgiato nel vento". Piano, con voce commossa, ha continuato: "Dobbiamo riconoscenza per tutti coloro che hanno lavorato al ponte e chi lavora alla fine della fatica si aspetta una perla: la perla è la riconoscenza". L'architetto ha quindi affermato: "Qui siamo sospesi tra tragedia e orgoglio e riconoscenza, ma non parliamo di miracolo, qui è successa una cosa bella per il Paese. Costruire è una magia, i muri non vanno costruiti, i ponti sì e farlo è bellissimo, è un gesto di pace. Anche questo cantiere è magia, un cantiere su cui in cui su tutto prevalgono solidarietà, passione, amore". Piano ha concluso dicendo: "Ora il ponte è vostro, lunga vita al ponte".

La cerimonia si conclude con Mattarella che autografa i caschi  Con una breve camminata sul nuovo viadotto San Giorgio, compiuta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è conclusa la cerimonia di inaugurazione dell'opera. Mattarella ha incontrato anche alcuni operai che gli hanno chiesto di firmare il loro caschetto da lavoro. Poi si è intrattenuto con due familiari di una vittima, Henry Diaz. Infine, il capo dello Stato è tornato all'auto presidenziale e ha lasciato il viadotto.

Le Frecce tricolori volano sopra il nuovo ponte A inizio cerimonia, dopo il taglio del nastro, sopra il ponte sono passate le Frecce tricolori che hanno disegnato la bandiera italiana e poi quella di San Giorgio. Contemporaneamente hanno risuonato le campane della chiesa di Coronata e le sirene delle navi in porto, mentre al largo, a rendere omaggio al nuovo viadotto, era ormeggiata la nave scuola della Marina, la Amerigo Vespucci.

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