TRAGEDIA A LAVAGNA

Genova,perquisizione Gdf:16enne giù da balcone davanti madre e muore

Il giovane aveva ammesso ai militari di possedere 10 grammi di hashish dopo essere stato fermato all'uscita del suo liceo

13 Feb 2017 - 20:29

Si è gettato dal balcone di casa davanti alla madre a Lavagna, nel Genovese, mentre nell'abitazione era in corso una perquisizione della guardia di finanza. Vittima un 16enne che aveva ammesso ai militari di possedere 10 grammi di hashish dopo essere stato fermato per un banale controllo di routine all'uscita del suo liceo. Subito soccorso, il ragazzo è morto mentre stava per essere trasferito in elicottero al pronto soccorso.

Prima di isolarsi in un'altra stanza e lanciarsi nel vuoto, il giovane aveva consegnato ai militari i 10 grammi di hascisc che custodiva in un nascondiglio. Un gesto che aveva sorpreso anche i genitori, all'oscuro del fatto che il figlio facesse uso e detenesse sostanze stupefacenti in casa. Il ragazzo poi è salito sulla balaustra del balcone e si è buttato nel vuoto, approfittando di alcuni attimi in cui i finanzieri e i genitori lo hanno lasciato solo.

Il volo di tre piani che gli ha procurato ferite e lesioni in più parti del corpo. Subito soccorso dai genitori e dai finanzieri, è stato poi affidato ai medici del 118 che dopo averlo caricato su un'ambulanza hanno cercato di trasferirlo a Cogorno, da dove in elicottero sarebbe stato trasportato nella sala di rianimazione dell'ospedale San Martino di Genova. Ma il velivolo non è mai partito: il sedicenne ha smesso di vivere durante il viaggio in ambulanza.

La notizia della sua morte ha gettato nello sconforto i genitori e i finanzieri, che hanno seguito ogni passo l'andamento dei soccorsi. Sul decesso è stata avviata un'indagine da parte del magistrato di turno. L'inchiesta cercherà di ricostruire ogni dettaglio della tragedia per capire se ci sono delle responsabilità. La morte del sedicenne ha scosso gli abitanti di Lavagna e dell'intero golfo del Tigullio dove lo studente e la sua famiglia sono molto conosciuti e stimati. Un giovane descritto da tutti come un bravo ragazzo, diligente ed educato. La stessa gdf, nel confermare la dinamica del fatti, dopo avere precisato che il ragazzo era incensurato, ha ammesso che aveva subito svelato di possedere un pezzo di marijuana a casa. Forse per fare capire che non aveva nulla da nascondere. Parole che, inevitabilmente, hanno fatto scattare ulteriori accertamenti e la perquisizione a casa, un atto dovuto, che il sedicenne però deve avere vissuto come un'onta insopportabile.

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