Due gruppi di reclusi si sono affrontati armati di coltelli durante l'ora d'aria prima di essere divisi dai poliziotti. L'Uilpa giudica la situazione insostenibile e chiede "misure straordinarie" al governo
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Venti detenuti del carcere di Marassi, a Genova, sono rimasti feriti durante uno scontro avvenuto tra due gruppi di sudamericani e albanesi. I reclusi, armati di coltelli rudimentali, si sono affrontati poco dopo le 13, durante l'ora d'aria, prima di essere divisi dai poliziotti. Una situazione giudicata "insostenibile" dalla Uilpa, che per voce del segretario generale Angelo Urso ha chiesto "misure straordinarie" da parte del governo.
"Ormai gli eventi critici non si contano più a Marassi - ha continuato Angelo Urso - un istituto che si conferma uno dei più caldi. E' assolutamente necessario che il Governo assuma misure straordinarie rifuggendo dall'idea che l'emergenza penitenziaria sia superata semplicisticamente con la 'favoletta' dei tre metri quadri garantiti a ciascun detenuto".
"Cogliamo con favore la circolare diffusa qualche giorno fa dal Capo del Dap in tema di modalità di esecuzione della pena - ha concluso D'Urso - ma non ci sfugge che interviene dopo e a conferma di una lunga serie di direttive che sono lungi dall'essere attuate e si scontrano con i tagli economici che non permettono di investire in ammodernamenti e nuove tecnologie e con la riottosità a attuarle di qualche dirigente".