ai domiciliari con braccialetto

Genova, uccise con una freccia un 41enne che stava festeggiando la nascita del figlio: scarcerato

L'uomo è stato trasferito agli arresti domiciliari nella sua casa in provincia di Varese, con il braccialetto elettronico

04 Mar 2023 - 09:12
 © Tgcom24

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L'uomo che, nel centro storico di Genova, la notte tra l'1 e il 2 novembre, ha ucciso il 41enne Javier Miranda Romero mentre quest'ultimo festeggiava la nascita del figlio, ha chiesto scusa e versato 10mila euro alla compagna e al bimbo neonato della vittima. Per questo, Evaristo Scalco, l'artigiano che scoccò il dardo, è stato trasferito adesso agli arresti domiciliari nella sua casa in provincia di Varese, con il braccialetto elettronico.

Per il gip, Scalco ha ammesso quanto fatto anche se l'uomo ha sempre detto di "non avere avuto intenzione di uccidere l'operaio ma di volerlo solo minacciare". Il pubblico ministero Arianna Ciavattini aveva espresso parere negativo.

Secondo quanto emerso dalle indagini dei carabinieri, Scalco aveva una passione per gli archi, che costruiva, e andava ad allenarsi nei boschi del Varesotto cacciando i cinghiali e usando frecce letali uguali a quella che ha scelto, fra diverse decine, per colpire Romero.

Quella sera, la vittima era in strada con amico a chiacchierare quando Scalco - che era arrivato a Genova da un mese dalla provincia di Varese -, infastidito dal chiasso, si era affacciato e gli aveva urlato insulti razzisti. Romero gli aveva mostrato il dito medio e a quel punto sarebbe stato colpito. Il dardo lo aveva trafitto dall'alto su un fianco perforandogli il fegato. Era stato portato d'urgenza in condizioni disperato al San Martino dove era stato operato ma era morto subito dopo. Scalco è accusato di omicidio volontario aggravato dall'odio razziale e da futili motivi.

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