I furti sono quasi sicuramente su commissione, con i fiori destinati probabilmente a finire sul mercato nero in vista della festa della donna
Mancano ancora tre settimane alla festa della donna, ma le mimose già vanno a ruba. Letteralmente, perché in Liguria, dove il fiore femminile per eccellenza ha la sua culla più fertile, i ladri di piante sono in azione per fare scorte di mimose e ginestre. Ma anche semplicemente di erica, ruscus, pitosforo. E tutto viene rivenduto sul mercato nero, in un periodo in cui di queste piante c'è forte richiesta.
Il fenomeno, riferisce la "Stampa", quest'anno è particolarmente vivace, e così i carabinieri hanno dato il via a pattugliamenti ad hoc nelle zone a rischio soprattutto di notte. Diversi i ladri beccati dai militari, che li hanno rintracciati soprattutto sulle alture tra Perinaldo e Vallebona, dietro Bordighera. Minacciate anche le coltivazioni delle zone più difficili da raggiungere, dove sono stati messi a segno diversi colpi. Che i carabinieri credono siano commissionati. A guadagnarci non sono tanto i ladri, ma i committenti, secondo il sindaco di Vallebona, a due passi da Ventimiglia, Roberta Guglielmi. Il prezzo della mimosa, oggi a 7-8 euro al chilo, salirà parecchio a giorni, in occasione appunto della festa della donna.
I ladri di fiori non hanno risparmiato neanche il festival di Sanremo, dove in occasione della chiusura è sparita Itala, una varietà di margherita particolarmente preziosa, nata da anni di ricerche e incroci, dedicata a Italo Calvino dall'Istituto per la floricoltura ligure: c'erano due vasi allo stand della Regione Liguria al Palafiori del festival. Spariti quando l'evento è stato chiuso. E furto denunciato. Dal momento che si tratta di una varietà brevettata, Itala potrebbe essere stata rubata da professionisti con l'intenzione di clonarla e rivenderla. Di Itala esistono comunque altri 49 esemplari: 48 di questi vengono gelosamente custoditi sotto chiave.