Duplice omicidio a Sarzana, le indagini dei carabinieri
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Fuggito dal carcere di Cuneo, è stato catturato dopo solo mezz'ora. Ricondotto in cella, si trova ora in regime di massima sorveglianza. Il 16 luglio aveva già tentato di evadere dalla casa circondariale di La Spezia
Evasione lampo dal carcere di Cuneo per Daniele Bedini, il falegname di Carrara accusato di aver commesso due omicidi poco più di un mese fa a Sarzana, in Liguria. L'uomo, di 32 anni, è fuggito dal Cerialdo, ma è stato catturato dopo mezz'ora. Bedini, che aveva già tentato di evadere dal carcere di La Spezia e per questo motivo era stato trasferito a Cuneo, è stato bloccato alla stazione, a bordo di un treno in partenza per Fossano. Ricondotto in cella, si trova ora in regime di massima sorveglianza, guardato a vista.
L'evasione - Secondo quanto appreso dall'Ansa, la fuga è avvenuta all'ora di pranzo di martedì 9 agosto. L'uomo avrebbe prima scavalcato a mani nude il cortile del passeggio, poi avrebbe raggiunto il muro di cinta arrampicandosi sui condizionatori e sul tetto della palestra. Dopo essersi appeso a un lampione, si è lanciato all'esterno della casa circondariale ed è fuggito.
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La cattura - Immediato l'allarme della polizia penitenziaria, che ha fatto scattare subito i controlli e i posti di blocco nella zona. L'uomo, che si trovava in stazione, è stato riconosciuto da tre carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Cuneo, nonostante il suo tentativo di fornire false generalità. I militari, per i quali il comando provinciale dell'Arma proporrà un encomio solenne, lo hanno poi riaccompagnato in carcere.
Il precedente - Bedini aveva già tentato di evadere dal carcere il 16 luglio, quando era recluso a La Spezia. In quell'occasione ha legato due lenzuola al muro perimetrale della casa circondariale, che però non hanno sostenuto il suo peso. Nove giorni dopo, il 25 luglio, è stato quindi spostato a Cuneo.
La vicenda - Il primo omicidio attribuito dagli inquirenti a Bedini è quello di una prostituta, Navila Pjetri, il cui cadavere è stato ritrovato a Marinella di Sarzana nella notte tra il 4 e il 5 giugno. Il secondo omicidio, che sarebbe avvenuto il 6 giugno, è quello di Camilla, transessuale di 30 anni, trovata morta nella stessa zona.
Le indagini - La svolta nelle indagini è avvenuta ai primi di agosto, quando i carabinieri del Ris hanno trovato sul furgone di Bedini il Dna delle due vittime. Sul mezzo erano presenti tracce di sangue, così come su una scarpa dell'uomo. In aggiunta, nell'abitazione del 32enne sono stati trovati i documenti di Camilla.
A inchiodarlo, secondo gli inquirenti, sono anche le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, che hanno ripreso i movimenti del pick up di Bedini, registrato il suono degli spari e immortalato l'uomo mentre tornava a casa e si liberava dei vestiti insanguinati e della targa dell'auto della transessuale.