RISCHIO PETROLIO IN MARE

Pioggia a Genova, cede diga contenimento greggio sul Polcevera

Il sindaco Doria rassicura: "Le panne di contenimento hanno tenuto". Toti: "Chiazze per 28 km tra Genova e Savona"

23 Apr 2016 - 20:37

Una diga creata sul torrente Polcevera, a Genova, per contenere il greggio fuoriuscito domenica dall'oleodotto Iplom ha ceduto a causa della pioggia. Il timore è che altro petrolio possa raggiungere il mare. Ma il sindaco della città, Marco Doria, rassicura: "Il petrolio in mare è quello che era uscito subito dopo l'incidente. Le panne di contenimento hanno retto". Dello stesso parere la Capitaneria. Toti: "Chiazze per 28 km tra Genova e Savona".

Le due imbarcazioni fanno parte della flotta Castalia di Livorno (Tito) e Civitavecchia (Ievoli shuttle) e, come reso noto dal ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, si sposteranno nel tratto di mare interessato dallo sversamento di greggio. Le due unità d'altura sono dotate di tutte le idonee attrezzature per un intervento anti inquinamento sulle macchie di greggio.

Palazzo Chigi, intanto, segue da vicino l'evolversi degli eventi e non esclude l'invio della Protezione civile nazionale.

Dichiarato lo stato d'emergenza locale - "La situazione è complicata, non sappiamo quanto greggio potrà finire in mare - spiega l'assessore comunale alla Protezione civile, Gianni Crivelloo -. La Capitaneria di porto è riunita e ha dichiarato lo stato di emergenza locale".

Con la proclamazione dello stato di emergenza locale si possono prendere iniziative a difesa delle spiagge che potrebbero essere investite dalle chiazze di idrocarburi. Mobilitati battelli e gommoni. Il greggio dopo essere finito sulla spiaggia di Pegli, venerdì è comparso anche nel mare di Ponente, nel Savonese.

Interviene anche la Regione - "Rinforzeremo le difese a mare con nuove panne". Lo ha assicurato l'assessore regionale alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, a margine della riunione del tavolo operativo in prefettura. Giampedrone ha sottolineato che sono in corso lavori di arginamento sul torrente Polcevera. A suo avviso "sono 500 le tonnellate di greggio disperso, di queste il 10% sarebbe finito in mare".

Capitaneria: "Petrolio non a mare" - "Il cedimento della barriera non ha determinato una maggiore fuoriuscita di greggio in mare. Anche perché a valle di tale barriera sono presenti e operanti e integri altri presidi di contenimento". Lo ha confermato la Capitaneria di porto di Genova, spiegando che addetti sono al lavoro per ripristinare la barriera che ha ceduto.

In mare striscia oleosa di 2 chilometri - Non sono legate al cedimento della diga, ma alcune macchie di idrocarburi sono state evidenziate in mare proprio sabato mattina. Lo ha detto l'ammiraglio comandante della Capitaneria di porto Giovanni Pettorino al termine della riunione del tavolo tecnico in prefettura. A Loano (Savona), ha detto l'ammiraglio, la motovedetta ha individuato una striscia di 2 chilometri, larga 500 metri di materiale aggrumato. Le chiazze si stanno dirigendo verso Ponente.

Toti: "Chiazze a macchia di leopardo" - Secondo le rilevazioni del satellite di cui si avvale la Capitaneria di porto, ci sono alcune macchie sparse per una lunghezza di 28 chilometri tra Genova e Savona e "sono a macchia di leopardo, monitorate costantemente e verranno presto aggredite dai nuovi mezzi che la Capitaneria di porto farà intervenire". Lo ha detto il governatore della Liguria, Giovanni Toti. "La situazione non è facile e ci deve vedere attenti per l'oggi e per la bonifica profonda domani", ha aggiunto. "Non voglio minimizzare i danni, ma possiamo dire che il fenomeno è sotto controllo - ha concluso -. Non facciamo allarmismi perché le chiazze in mare sono mantenute dalle correnti a largo e non dovrebbero avere impatti significativi sulle spiagge".

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