TRE ANNI DOPO LA TRAGEDIA

Ponte Morandi, al maxiprocesso la difesa chiede la ricusazione del gup e la Liguria si costituisce parte civile

Sul banco degli imputati 59 persone e due società. La richiesta dei legali dell'ex ad Castellucci e di altri imputati perché il giudice avrebbe già espresso un giudizio in un'inchiesta parallela

15 Ott 2021 - 14:10
 © ansa

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Nel giorno in cui ha inizio l'udienza preliminare del maxi processo per il crollo del ponte Morandi a Genova, è stata depositata l'istanza di ricusazione del giudice Paola Faggioni. A presentare la richiesta in Corte d'appello sono stati i legali dell'ex ad di Aspi e Atlantia Giovanni Castellucci e di altri imputati, come ha detto la stessa gup in aula.Contro tutti gli imputati nel procedimento la Regione Liguria si è costituita parte civile

Gli avvocati dell'ex amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, oggi sul banco degli accusati, hanno messo a punto l'istanza di ricusazione perché, secondo loro, il giudice avrebbe già espresso un giudizio sul procedimento del ponte nell'ordinanza per le misure nei confronti di sei indagati nell'inchiesta sulle barriere fonoassorbenti, non a norma. Il crollo del ponte, che risale al 14 agosto 2018, provocò la morte di 43 persone. 

Toti: "Regione Liguria parte civile" -  "Sono molte decine gli imputati a quel processo - ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti - e noi ci stiamo costituendo parte civile contro tutti loro. Aspi in quanto persona giuridica è in quel processo per la violazione delle norme sul diritto del lavoro e la sicurezza sul posto di lavoro. Tutti gli altri imputati rispondono invece dei reati più gravi. Quindi, da questo punto di vista, la posizione di Aspi è poco rilevante all'interno di quel processo che invece dovrà dimostrare se le persone fisiche, e non quelle giuridiche, ovvero i dirigenti apicali di quella  società o i funzionari del ministero, abbiano compiuto atti tali da essere ritenuti colpevoli".

E sull'ipotesi di un accordo per un maxirisarcimento da parte di Aspi, ha replicato: "Valuteremo tutto nel momento in cui questo accordo eventualmente  prendesse corpo. Bisogna aspettare cosa dirà il governo". 

Sul banco degli imputati 59 persone e due società - Al processo sono 59 le persone imputate per il crollo del ponte di tre anni fa, oltre alle due società Aspi e Spea, la società che si occupava del monitoraggio e delle manutenzioni. Le accuse vanno dall'omicidio colposo plurimo al disastro colposo, dal crollo doloso al falso. 

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