"Continuerò a lavorare senza sosta per la mia regione e il Paese", il commento del diretto interessato
L'ex viceministro leghista Edoardo Rixi è stato assolto in Appello nell'ambito del processo sulle cosiddette "spese pazze" quando era consigliere regionale in Liguria. La stessa decisione è stata presa anche per tutti gli altri imputati, perché secondo i giudici "il fatto non sussiste". In primo grado Rixi era stato condannato a 3 anni e 5 mesi, l'accusa era di peculato e falso. "Continuerò a lavorare senza sosta per la mia regione e il Paese", il suo commento.
Il commento di Rixi - "E' un'assoluzione che conferma quanto sostengo dal primo giorno: il mio comportamento si è sempre distinto per lealtà e correttezza. Il mio obiettivo rimane quello di lavorare senza sosta al servizio della mia regione e del mio Paese". Così il deputato e responsabile delle infrastrutture della Lega Edoardo Rixi ha commentato l'assoluzione in appello nel processo per le cosiddette "spese pazze" nel Consiglio regionale della Liguria.
L'ex capogruppo della Lega in Consiglio regionale, dopo che era stato condannato in primo grado a 3 anni e 5 mesi di reclusione per peculato e falso, aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di viceministro alle Infrastrutture del primo governo Conte.
Gli altri imputati - Con Rixi la Corte d'Appello di Genova ha assolto, nel processo bis sulle "spese pazze" in Regione Liguria, anche tutti gli altri 18 ex consiglieri regionali condannati in primo grado, perché "il fatto non sussiste".
Gli imputati, appartenenti a tutti gli schieramenti politici, erano accusati di aver speso migliaia di euro di soldi pubblici destinati all'attività dei gruppi consiliari per cene, pranzi, viaggi e regali tra il 2010 e il 2012.