Sabato sera Domenico Massari ha ucciso l'ex moglie in un ristorante a Savona. Per fuggire ha poi minacciato un autotrasportatore. Prima di autodenunciarsi, ha sparato tre colpi di pistola in aria
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La fuga di Domenico Massari, che sabato sera ha ucciso l'ex moglie a Savona, è finita. Il 54enne si è costituito. "Non sono pentito. Mi spiace per gli innocenti coinvolti", ha detto. La vittima della sparatoria, in cui sono state ferite 3 persone fra cui una bimba, si chiamava Deborah Ballesio. Massari è accusato di omicidio premeditato, tentato omicidio, lesioni aggravate dall'uso dell'arma, ricettazione della pistola rubata e porto illegale di armi.
Prima di costituirsi ha sparato in aria - Prima di costituirsi nel carcere di Sanremo, Massari ha sparato tre colpi di pistola in aria per attirare l'attenzione. Inoltre il 54enne si è rifiutato di nominare un avvocato: "Sono consapevole di quello che ho fatto, mi basta quello d'ufficio". La pistola usata per l'omicidio è risultata rubata nel 2012.
Sabato di follia a Savona - Sabato sera il 54enne Domenico "Mimmo" Massari, con un passato ai margini della legalità, si è armato di una pistola e in mezzo ai vacanzieri raccolti a cantare in un locale balneare della riviera ligure ha ucciso con 5 colpi di pistola la donna che odiava, la 39enne Deborah Ballesio. Le ha sparato senza pietà sul palco del karaoke che lei aveva organizzato al ristorante "Aquario" di Savona.
Lei lo aveva eliminato dalla propria vita, non potendo più sopportare sopraffazione, cattiveria e violenze. Prima di ucciderla le aveva detto "ti ricordi di me?", poi ha premuto il grilletto. I colpi hanno ferito anche altre tre persone. Massari era fuggito subito dopo il delitto, allontanandosi a piedi, e facendo perdere le tracce. Gli inquirenti avevano anche diffuso una sua foto nella speranza di ricevere segnalazioni. L'uomo, ricercato in tutta la Regione, si è consegnato verso mezzanotte e dieci a Sanremo.
Per fuggire ha minacciato un camionista - Per fuggire Massari ha minacciato con una pistola Smith & Wesson 357 Magnum un autotrasportatore e si è fatto portare ad Arma di Taggia. Massari aveva con sé decine di proiettili di riserva e due coltelli. La polizia sta ancora lavorando per ricostruire i suoi movimenti durante la fuga. Per braccarlo da Roma sono arrivati anche gli uomini della seconda divisione del Servizio centrale operativo: "Il soggetto era estremamente pericoloso - ha spiegato Alfredo Fabbrocini, che guida la 2 divisione dello Sco - e il modo in cui si è consegnato, sparando tre colpi davanti al carcere di Sanremo, lo dimostra. Per questo abbiamo messo in campo una squadra numerosa e dato il via alla caccia all'uomo. Si è costituito prima, ma era solo questione di tempo".
I due moventi: passionale ed economico - Non solo motivi passionali ma anche una questione di soldi: sarebbero questi i due diversi moventi. A chiarire i motivi dell'omicidio è stata la polizia durante una conferenza stampa: Massari aveva investito i propri averi, circa 300mila euro (frutto di attività illecite come il traffico di droga in Spagna), nell'apertura di un locale di lap dance, il "Follia" di Altare (Savona), che era però intestato alla moglie. "Quando lei lo ha lasciato - ha spiegato il questore di Savona, Giannina Roatta - lui si è sentito defraudato dei suoi averi, sentiva di aver perso tutto per colpa sua".
E così nel 2015 aveva dato fuoco al locale e all'abitazione, patteggiando per questo 3 anni e 2 mesi di reclusione. "Nell'ultimo anno e mezzo era sparito dai radar delle forze dell'ordine - ha poi spiegato Fabbrocini - per cui non avevamo idea dei suoi movimenti". La vittima negli anni passati si era rivolta alle forze dell'ordine per le minacce ricevute "ma negli ultimi anni non lo aveva più fatto - ha aggiunto Roatta - e anche gli amici ci raccontano che non erano più arrivate minacce. Forse non ha più percepito il pericolo".