Chi preferisce il bar alla macchinetta interna al luogo di lavoro deve timbrare il cartellino e restituire i minuti di uscita: è la decisione dell'Amministrazione
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Pausa caffè amara per i dipendenti del Comune di Ventimiglia che alla macchinetta in corridoio preferiscono la tazzina del bar. Chi vuole concedersi l'uscita dovrà timbrare il cartellino e recuperare i minuti passati fuori, ne sono previsti al massimo 15, dal luogo di lavoro. E per farlo ci saranno tre mesi di tempo, altrimenti si subirà una decurtazione dello stipendio. La decisione arriva dal segretario generale Antonino Germanotta: "La colpa è di quei pochi che ne hanno approfittato o prendendosi più pause durante il giorno oppure prendendone una di venti minuti o mezz'ora".
E' chiara la nuova direttiva in vigore dal 5 maggio. "Il dipendente che non vorrà prendere il caffè dalla macchinetta, potrà anche recarsi all'esterno - spiega il dirigente che l'ha firmata, Antonino Germanotta - ma dovrà sempre timbrare il cartellino e recuperare quei minuti di pausa dal lavoro. La colpa è di quei pochi dipendenti che ne hanno approfittato".