Il primo cittadino, Gaetano Scullino, si difende dalle accuse: "Ma quali migranti. L'ho tolta per motivi di decoro della città: la lasciavano aperta giorno e notte, sprecando acqua e provocando allagamenti"
E' polemica a Ventimiglia per la decisione del sindaco, Gaetano Scullino, di chiudere e spostare una fontana pubblica presso i giardini pubblici Reggio, usata spesso da migranti e clochard per lavarsi. "Ma quali migranti. L'ho tolta per motivi di decoro della città: la lasciavano aperta giorno e notte, sprecando acqua e provocando allagamenti. Le polemiche sono il frutto di una strumentalizzazione", ha replicato il primo cittadino.
"A parte che le fontane sono di tutti - ha aggiunto - senza distinzioni tra residenti, migranti o turisti, ma c'é anche un errore logico in questa polemica: perché se davvero avessi voluto penalizzare i migranti le avrei tolte tutte anziché una soltanto". Scullino ha poi spiegato che la fontana in questione sarà spostata sul lungomare.
Per la Cgil invece i motivi dello spostamento riguardano proprio l'uso da parte dei migranti: "Il sindaco di Ventimiglia ritiene di intervenire sugli sprechi di acqua operati dai migranti - si legge in una nota del sindacato - e lo fa chiudendo e spostando una fontana: sia mai che la sera qualche ragazzo di colore possa sciacquarsi, lavarsi o bere".