A "Quarto Grado" Sterpin commenta i due fascicoli emersi sugli aborti di Lilly: "Forse nell'85 potevo essere il padre ma nel '93 lo escluderei"
"Non ho mai saputo nulla sulle due gravidanze interrotte (una nel 1985 l'altra nel 1993) di Lilly, non me ne ha mai parlato", ha detto Claudio Sterpin in collegamento con "Quarto Grado" dal boschetto dell'ex Ospedale psichiatrico di San Giovanni a Trieste, dove Liliana Resinovicn è stata trovata morta il 5 gennaio 2022. "È una mia supposizione - ha ribadito il marito Sebastiano dallo studio - Liliana non aveva altre conoscenze come quella di Claudio, aveva amici, ma nient'altro".
"Quando Lilly mi ha confidato questo segreto era sconvolta: piangeva e voleva me al suo fianco il giorno in cui è andata ad abortire. Io ero già il suo compagno e l'ho visto come un segno d'amore nei miei confronti ma non mi ha mai detto nulla", ha proseguito Sebastiano. "Io e Liliana ci siamo frequentati dall'80 agli anni '90. Forse nell'85 potevo essere io il padre ma nel '93 lo escluderei. Come potevo metterla incinta se nel 1993 non ci frequentavamo? Ai tempi uscivo già con la mia futura seconda moglie", ha sottolineato Sterpin.
"Chiedo a Sebastiano di raccontare tutto quello che sa. Lui sa esattamente cosa è successo a Lilly. Non si è suicidata, è morta il 14 dicembre e una banda di bastardi dopo venti giorni l'ha portata in questo boschetto", ha concluso Claudio Sterpin.