Il corpo era stato nascosto da più di una settimana. Gli inquirenti sospettano di un 45enne che negli ultimi mesi viveva in casa con l'anziano
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Giallo a Limena, paesino alle porte di Padova: il cadavere di un uomo di 80 anni, Franco Bernardo Bergamin, è stato trovato all'interno di due sacchi in un armadio chiuso a chiave all'interno della sua abitazione. Il corpo era stato nascosto da più di una settimana. La vittima sarebbe stata uccisa con alcuni colpi alla testa. Gli inquirenti sospettano di un 45enne che negli ultimi mesi viveva in casa con l'anziano e che ha fatto perdere le sue tracce.
Come riferito da Il Gazzettino, l'allarme è scattato poco dopo mezzogiorno di mercoledì quando la sorella e il cognato di Bergamin, che non sentivano l'80enne da alcuni giorni, si sono rivolti ai carabinieri. I militari, giunti all'abitazione dell'uomo, hanno provato a suonare a loro volta il campanello senza ottenere risposte e a quel punto sono stati chiamati i vigili del fuoco che hanno sfondato la porta d'ingresso. Una volta dentro, si sono accorti subito della possibile presenza di un cadavere per il fortissimo odore nelle stanze.
All'interno di una stanza ripostiglio, che era stata sigillata con del nastro adesivo, i militari e i vigili del fuoco hanno trovato l'armadio chiuso e, dopo averlo aperto a colpi d'ascia, si sono trovati di fronte il corpo dell'anziano, ormai in avanzato stato di decomposizione, avvolto in due sacchi. Ad attirare l'attenzione degli inquirenti e del medico legale della procura, il dottor Antonello Cirnelli, sono state alcune fratture alla testa, compatibili con dei colpi dati con forza.
Oltre ai sacchi e al cadavere rinchiuso nell'armadio, per evitare che il corpo venisse scoperto nell'immediatezza del fatto, erano state spruzzate delle bombolette di profumo per ambienti sia nella stanza-ripostiglio sia in tutto l'appartamento. Uno stratagemma che, nell'ipotesi dei carabinieri di Padova, sarebbe servito a far guadagnare tempo all'ospite 45enne, ora di fatto ricercato e sospettato numero uno.
Una vicina di casa della vittima ha raccontato: "Mia sorella, che abita accanto a me e ha le finestre che danno sulla sua casa, una settimana e mezza fa ha sentito dei rumori strani in piena notte. C'era confusione, sembrava che si spostassero i mobili. Poi più nulla. È uscita in giardino e ha urlato: 'Va tutto bene?'. Ma lui non le ha risposto. Da quel giorno, non lo abbiamo più visto. Ospitava un ragazzo - racconta ancora -. Lo vedevo arrivare la sera tardi e andare via nel pomeriggio. A volte veniva con una ragazza, altre con persone diverse. Non ho mai capito se fosse la sua fidanzata o qualcuna che passava ogni tanto". Lunedì scorso, la signora ha visto per l'ultima volta il 45enne sospettato del delitto: "È passato davanti a casa mia. Poi più niente".