Dopo la disperazione, a Livorno sono iniziate le polemiche. E, se il sindaco contesta le previsioni "sbagliate", i livornesi si chiedono dove siano le forze dell'ordine e i militari
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Dopo il dramma, scoppiano le polemiche a Livorno. "E' una tragedia non annunciata, non potevamo sapere quello che sarebbe successo anche se la reazione è stata immediata": queste le parole del sindaco di Livorno, Filippo Nogarin, che ha sottolineato come dalla Regione fosse stata emanata un'allerta arancione, "che per me - ha detto - è diverso dal rosso". Ma il primo cittadino non è il solo a lamentarsi: i livornesi infatti, ai microfoni della nostra inviata, denunciano di essere stati lasciati da soli.
Alle parole del primo cittadino, è arrivata la replica dell'assessore regionale della Toscana ad Ambiente e Protezione civile, Federica Fratoni: "Il sistema di allerta era adeguato alla natura dell'evento e ha funzionato perfettamente, comunicato fin dal primissimo pomeriggio del 9 settembre ai sindaci e alle amministrazioni. Mi pare che il sindaco Nogarin stia, nei fatti, cercando di alimentare polemiche per addossare responsabilita' che non ci sono". "Non a caso - prosegue - Fratoni - il Comune di Pisa, che ha ricevuto le stesse comunicazioni, ha messo in atto tutti i meccanismi previsti di alert system, dai messaggini, alle e-mail, alle telefonate ai numeri fissi".
I cittadini intanto, avvicinati dall'inviata di Tgcom24, lamentano di essere stati lasciati da soli: "Ci chiedono di pagare le tasse ma siamo abbandonati a noi stessi, bisognerebbe essere organizzati meglio in queste situazioni". E ancora: "Tutti parlano ma solo la gente comune fa quello che serve. Dove sono i militari o le forze dell'ordine? Non vedo nessuno sporco di fango". E, ad alimentare la rabbia, anche la questione sulla mancata allerta: "La prevenzione manca sempre, è l'Italia".