Il coordinatore del Cts: "Immunizzarsi resta fondamentale, e sulla mutazione servono ulteriori valutazioni"
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La variante Omicron è sicuramente "rapida nella diffusione", ma ancora "non sappiamo se sia capace di provocare una malattia grave". A chiarirlo è il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli, secondo il quale comunque "il vaccino, ora più che mai, resta fondamentale, unito all'uso della mascherina". E se la nuova variante possa sfuggire ai vaccini, "solo ulteriori valutazioni ci daranno una risposta fondata sull'evidenza".
La "domanda cruciale", spiega Locatelli al Corriere della Sera, è proprio se la nuova variante possa sfuggire ai vaccini: "La presenza di mutazioni nelle regioni della proteina spike riconosciuta dagli anticorpi o dalle cellule T linfocitarie potrebbe ridurre parzialmente l'efficacia dei vaccini. Tuttavia, solo ulteriori valutazioni ci daranno una risposta fondata sull'evidenza".
Locatelli illustra quindi i tempi per i vaccini ai bambini: "Va offerta loro la vaccinazione per tutelare la loro salute, per favorire la loro frequenza scolastica e per tutelare le attività sociali. I vaccini pediatrici saranno disponibili qualche giorno prima di Natale e si procederà con un
dosaggio che è pari a un terzo rispetto a quello degli adulti somministrando due dosi a distanza di tre settimane". E ribadisce il fatto che, più che la riduzione dell'indice Rt, "la vera ragione per vaccinare i bambini è la tutela della loro salute".
Infine, Locatelli prefigura una stretta sull'efficacia dei tamponi per ottenere il green pass: "I limiti dei test antigenici li conosciamo, hanno una ridotta sensibilità. La decisione di mantenere inalterati i tempi di validità dei risultati con test antigenici e molecolari è coerente con l'attuale scenario ma potrà essere rivista qualora la situazione dovesse peggiorare".