dopo le lamentele dei vicini

Lodi, il gallo Carlino canta troppo presto: multa da 166 euro al proprietario 83enne

I vicini venivano svegliati ogni giorno alle 4.30 del mattino, così hanno presentato un esposto alla polizia locale

07 Ago 2020 - 16:15
 © Istockphoto

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Una multa da 166 euro perché il suo gallo, Carlino, canta troppo presto. E' quanto accaduto a un ex muratore 83enne di Castiraga Vidardo, nel Lodigiano. Da qualche settimana, l'uomo tiene in giardino l'animale, che dalle 4:30 del mattino inizia a cantare disturbando i vicini. Sono stati proprio loro a presentare un esposto alla polizia locale, dato che l'articolo 24 del regolamento comunale vieta il disturbo da animali che stiano in case, giardini o cortili, dalle 22 alle 8.

Ufficialmente la multa è stata data per non aver rispettato la distanza minima di dieci metri dalle abitazioni vicine (ovvero per l'articolo 16), ma il regolamento all'articolo 24, appunto, vieta anche "la detenzione di animali quando, dalle condizioni di detenzione, l'animale versi in stato tale da disturbare, specialmente dalle ore 22 alle ore 8, la pubblica o privata quiete". 

Carlino è oltretutto recidivo. L'83enne ha ripreso infatti il gallo di recente dopo qualche anno fa, proprio a causa delle continue rimostranze dei vicini, stanchi dei canti all'alba, dopo averlo posseduto per 10 anni lo aveva ceduto a un amico . Ora l'amico è partito per le vacanze e il gallo è tornato al vecchio padrone che lo ha messo in una gabbia dietro alla villetta. Un ritorno che i vicini non hanno gradito, presentando l'esposto alla polizia locale. 

Il vigile che si è occupato della vicenda, accertato che il gallo cantava alle 4.30, ha chiesto al pensionato di provvedere a fare in modo che l'animale non svegliasse il vicinato così presto, poi è partito per le vacanze. "Quando è tornato in servizio dopo le ferie - ha spiegato il sindaco di Castiraga Vidardo Emma Perfetti - la situazione era identica. La multa era inevitabile". "Ora - ha aggiunto - il signore dice che vuole rivolgersi in questura e in prefettura per contestare il verbale. Noi diciamo: vada dove desidera. Le normative vanno rispettate".

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