I cittadini lombardi, e chi si trova agganciato alle celle telefoniche della Regione, riceveranno un messaggio di test del sistema che permette di allertare i cittadini direttamente sul telefono
Da domani, martedì 19 settembre, attenzione al cellulare. Almeno per i cittadini della Lombardia (e di Molise e Basilicata) e di chiunque si trovi agganciato alle celle telefoniche che coprono il territorio regionale: intorno a mezzogiorno riceveranno sul proprio cellulare un messaggio di sperimentazione da parte IT-alert, sistema di allarme pubblico che, in caso di gravi emergenze o catastrofi imminenti o in corso, permette di allertare i cittadini direttamente sul proprio telefono attraverso la trasmissione di messaggi denominati "Messaggi IT-alert".
Un sistema messo a punto dalla Protezione Civile nazionale che quindi arriva anche nella Regione più popolosa d'Italia (giovedì sarà il turno del Lazio). Secondo quanto riportato sul sito della Regione, gli avvisi sono emessi in caso di precipitazioni intense, maremoto generato da un sisma, collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.
Per ricevere il messaggio non è necessario scaricare un'app, basta compilare un questionario nella sezione sperimentazione del sito www.it-alert.it. La trasmissione è gratuita e anonima.
IT-alert è già stato sperimentato nelle Marche, in Toscana, Sardegna, Umbria e Piemonte. Ai cittadini è arrivato un segnale sonoro chiaro e ben distinto dai comuni suoni di notifica. Alla suoneria era associato un messaggio che, una volta aperto, ha interrotto il segnale sonoro. Ciascuno è stato poi indirizzato a collegarsi al sito www.it-alert.it per compilare un questionario anonimo, ma molto utile per inviare segnalazioni per migliorare il servizio offerto. In qualche caso il messaggio non è stato ricevuto, non è ancora chiaro se per problemi di rete o altro.
Secondo l'assessore regionale alla Protezione civile Stefano Aguzzi, che ha seguito il test dalla centrale operativa regionale, in collegamento con il Dipartimento nazionale, che coordina tutte le operazioni, "la sperimentazione è riuscita e da una prima indagine abbiamo potuto rilevare quello che ha funzionato e quali sono le criticità emerse, prontamente segnalate al Dipartimento nazionale". "Questa è una fase sperimentale - ribadisce -, il servizio IT-alert infatti non è ancora funzionante e il test è servito proprio per valutare l'efficacia del sistema, i punti deboli suscettibili di miglioramento e le reazioni dei cittadini. Per questo è importante rispondere al test". Il sistema dovrebbe essere operativo nel corso del 2024.
Il servizio sarà in vigore dal 21 anche in Veneto, Lazio e Valle d'Aosta. Seguiranno tutte le altre Regioni.