Spulciando tra le spese, saltano fuori i rimborsi per Aspirine (12,10 euro), serrature e banchetti . Sotto accusa 64 consiglieri della Lombardia, che rischiano il rinvio a giudizio per peculato
© ansa
Tra il 2008 e il 2011 hanno speso 2 milioni e 140mila euro in ristoranti, vini e acquisti vari. Sono i 64 consiglieri della Lombardia, accusati ora di peculato. Spulciando tra le spese, saltano fuori i rimborsi per un'aspirina (12,10 euro), vasetti di Nutella, serrature, banchetti e - ovviamente - caviale. Esclusa dalle indagini la Giunta anche se la Procura fa notare che i rimborsi, pur essendo corretti dal punto di vista formale, siano "anomali".
La Procura di Milano ha chiuso le indagini e 31 consiglieri del Pdl, 23 della Lega, 5 del Pd, 2 dell'Udc e uno a testa di Sel, Italia dei Valori e Pensionati, rischiano ora il rinvio a giudizio con l'accusa di peculato.
Tra le spese di cui consiglieri regionali hanno chiesto il rimborso c'è davvero di tutto. Ed è difficile accostare gli acquisti all'attività politica.
Alessandro Marelli (Lega), come racconta il Corriere della Sera, ha speso 35 euro all'"Angolo della serratura" mentre Guido Galperti (Pd) si è fatto rimborsare una confezione di Aspirina da 12,10 euro. Il capogruppo dell'Udc, Gianmarco Quadrini ha presentato una ricevuta da 2.190,29 euro per "caviale e pesce vario" mentre non si contanto televisori di ultima generazione, tablet e smartphone addebitati al Pirellone.
Non solo grandi cifre. C'è anche chi, come Giangiacomo Longoni (Lega), ha chiesto il rimborso di una coppetta di gelato da 2,50 euro mentre Carlo Spreafico (Pd) ha presentato uno scontrino da 2,70 euro per un vasetto di Nutella.
Salva la Giunta nonostante alcune spese "anomale" - I pm Alfredo Robledo, Paolo Filippini e Antonio D'Alessio hanno chiesto l'archiviazione per venti assessori nonostante alcune delle loro richieste di rimborso siano state definite "anomale e inopportune" dagli stessi magistrati. Non si procederà nei loro confronti perché le norme che li riguardano sono più elastiche rispetto a quelle in vigore per i consiglieri regionali.
La Giunta non risponderà quindi di aperitivi da 179,75 euro come di pranzi e ceni in ristoranti stellati o di costose degustazioni di vini di pregio.