La donna, una 45enne mantovana, era malata di leucemia da tempo ed era in attesa del secondo trapianto di midollo
“Non voglio fiori, ma offerte per i terremotati del Centro Italia”. Sono le ultime volontà di Cinzia Fazzini, 45 anni, di San Biagio, frazione di Bagnolo San Vito (Mantova) morta di leucemia all'ospedale Sant'Orsola di Bologna, in attesa del secondo trapianto di midollo. Le ha messe per iscritto in una lettera indirizzata al marito Paolo Lanzoni che ha chiesto a parenti e amici di devolvere offerte alla ricerca contro la leucemia mieloide e ai paesi terremotati.
Cinzia lavorava come cassiera in un ipermercato di Mantova, mentre il marito è un operaio. La sua malattia si manifestò nel 2004, ma un trapianto di midollo osseo sembrava aver risolto la situazione. La scorsa primavera, però, la situazione è precipitata e il male si è nuovamente presentato. "Quella era la sua volontà, lei ha sempre pensato a chi soffriva e, se poteva, faceva qualcosa per loro", ha detto il marito.