E' polemica per i pompieri che con l'autoscala hanno tolto la scritta: "Non sei il benvenuto". Il vicepremier: "Ognuno scriva quello che vuole"
"Decisione della questura". E' arrivata dal comandante dei vigili del fuoco di Bergamo Calogero Turturici la risposta al sindaco di Bergamo Giorgio Gori e alle polemiche sullo striscione anti-Salvini rimosso dai pompieri a Brembate. "Chi ha dato loro l'ordine di intervenire? A che titolo?": era il tweet di Gori. Per togliere il lenzuolo con la scritta "Non sei il benvenuto" i vigili del fuoco avevano dovuto usare l'autoscala. Lo striscione, appeso da un cittadino alle sue finestre, era indirizzato al vicepremier Matteo Salvini, di passaggio in città per un'iniziativa di partito. La replica di Salvini: "Ognuno scriva quello che vuole".
La polemica sulla rimozione Le immagini dell'intervento dei vigili del fuoco sono state pubblicate sulla pagina Facebook SiAmo Brembate Grignano. Ad accompagnarle l'attacco politico anti-censura: "Democrazia e libertà di parola, per la Lega di Brembate non esistono più".
"Questa mattina - prosegue il post che ha innescato la polemica via social - per l'arrivo del ministro dell'Interno Matteo Salvini a Brembate un cittadino ha voluto pacificamente e legittimamente esprimere il proprio dissenso esponendo uno striscione dalla propria abitazione privata. Per rimuoverlo sono stati scomodati i Vigili del Fuoco pagati con le tasse di tutti i cittadini per consentire campagna elettorale a una lista che poi propone la riduzione delle tasse!". Con le domande finali: "E' questa la democrazia che vogliamo? Sono questi i rappresentanti che vogliamo alla guida di Brembate e Grignano?".
A porre altre domanda sulla stessa lunghezza d'onda è il sindaco Pd di Bergamo Giorgio Gori. Via Twitter il primo cittadino racconta l'episodio, ponendo nel finale i suoi interrogativi. "Stamattina alle 9 - racconta - Salvini parlava a Brembate (Bergamo) a un'iniziativa di partito. Una signora ha esposto alla finestra uno striscione. Poco dopo lo striscione è stato rimosso dai vigili del fuoco. Domando: chi ha dato loro l’ordine di intervenire? A che titolo?".
I vigili del fuoco: "Ordine della questura" Un "intervento tecnico" eseguito "sulla base di una decisione della questura", così il comandante dei vigili del fuoco di Bergamo Calogero Turturici ha dato risposta alle polemiche per la rimozione dello striscione da un'abitazione a Brembate. "Abbiamo ricevuto una chiamata dalla questura - spiega il comandante - in cui ci veniva chiesto un supporto tecnico", ad una decisione "presa dal dirigente del servizio di ordine e sicurezza pubblica predisposto dalla questura in occasione della visita del ministro".
Un supporto che è regolato da norme precise e che rientra nella "collaborazione istituzionale tra corpi della Stato". La richiesta è arrivata alle 7.58 ed è stata presa in carico dal turno montante delle 8. Una volta sul posto il caposquadra "ha chiesto al funzionario della polizia la conferma dell'intervento e quest'ultimo ha ribadito la decisione della questura". Ma qual è la motivazione? "A noi non c'è stata detta - conclude Turturici - tutte le valutazioni sono state adottate dalle questura e dunque vanno chieste alla questura".
La replica di Salvini: ognuno scriva quello che vuole "Non ne so niente, basta che non ci siano problemi di ordine pubblico, che non si metta in pericolo la sicurezza dei cittadini o delle forze dell'ordine, poi ognuno scriva quello che vuole". Così il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha replicato in merito alla rimozione di uno striscione a Brembate dove aveva incontrato i simpatizzanti della Lega. "Gli striscioni dai palazzi non vanno rimossi nei comizi?", gli è stato chiesto a Zingonia (Bergamo). "Se comportano problemi per l'ordine pubblico sì - ha risposto -, se uno dice Salvini è brutto, chi se ne frega".