Accolta la richiesta del pg di rigettare il ricorso della difesa
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E' definitiva la condanna a 14 anni inflitta ad Alexander Boettcher per l'aggressione con l'acido e le lesioni gravissime a Pietro Barbini. Lo ha stabilito la quinta sezione penale della Cassazione, confermando la sentenza e rigettando il ricorso contro la decisione della Corte d'appello di Milano del 21 aprile 2016 relativa a uno degli assalti compiuti dalla cosiddetta "coppia dell'acido" (composta da Boettcher e Martina Levato, ndr).
La Suprema corte ha così accolto la richiesta del pg, che aveva chiesto di rigettare il ricorso della difesa di Boettcher contro la condanna. "E' un dato oggettivo - ha sottolineato il procuratore generale - che Boettcher dopo l'aggressione con l'acido inseguì Barbini con un martello per portare a termine l'azione delittuosa e impedire che potesse riconoscerli", definendo anche corretta l'individuazione del movente della "purificazione" di Martina Levato, allora amante di Alex.
Per l'aggressione a Barbini e in continuazione con altre due, delle quali la coppia dell'acido è stata ritenuta colpevole, Martina Levato è stato condannata in totale a 20 anni, mentre Boettcher è stato condannato a luglio, in Appello, ad altri 23 anni per aver sfigurato con l'acido anche Stefano Savi e per aver tentato di sfregiare allo stesso modo anche il fotografo Andrea Carparelli.