Condannato in Cassazione a sedici anni di carcere per l’omicidio dell’ex fidanzata, non risarcisce la famiglia Poggi
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Mille euro al mese per fare il centralinista per una compagnia telefonica nel carcere di Bollate, in provincia di Milano, dove sta scontando 16 anni. Nonostante lo stipendio, Alberto Stasi, condannato in Cassazione per l’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto di dieci anni fa, non sta versando il risarcimento dovuto alla famiglia della sua ex fidanzata. Il legale dei Poggi: "Useremo tutte le armi per ottenere quanto spetta ai genitori di Chiara".
Secondo quanto stabilito dai giudici, Stasi deve alla famiglia di Chiara un risarcimento di un milione di euro e per legge, i due quinti dello stipendio dovrebbero essere trattenuti. "Il carcere - sottolinea l'avvocato Gianluigi Tizzoni - non ci ha avvisati di questo lavoro. Vorremmo sapere il perché e vorremmo sapere se parte dei mille euro saranno realmente destinati ai Poggi".