Ai microfoni di "Quarto Grado" Maria Alessandri, nonna della piccola Diana: "Con le sua bugie ci ha rovinato la vita"
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"Non riconosco più mia figlia". A "Quarto Grado" la madre di Alessia Pifferi commenta lo slittamento del processo d'appello a carico della figlia, condannata all'ergastolo in primo grado per l'abbandono della piccola Diana, morta di stenti nel luglio 2022, che proprio in questi giorni avrebbe compiuto 4 anni.
"Per me Alessia è sempre stata normale, se la psicologa che l'aveva in cura da bambina mi avesse detto di fare dei controlli non mi sarei tirata indietro", dice Maria Alessandri che all'inviata del programma di Rete 4 mostra decine di foto e video della piccola Diana mandati regolarmente dalla figlia per rassicurarla.
E sulla proposta di matrimonio ricevuta dalla Pifferi in carcere afferma: "Ha sempre detto un sacco di bugie e preso in giro tutti. Se non avesse voluto uccidere sua figlia non sarebbe mai andata via 6 giorni, ma, al contrario, sarebbe rientrata prima".
Il 29 gennaio scorso Alessia Pifferi non si è presentata davanti ai giudici della Corte d'Assise di appello per problemi di salute. Come documentato dal certificato, il riconoscimento del legittimo impedimento ha determinato il rinvio dell'udienza che dovrà decidere sulla richiesta da parte della difesa di una nuova perizia psichiatrica per "gravi deficit cognitivi". Tesi a cui la madre sembra non credere: "L'ho vista trasformata e non riesco a perdonarla".