Per la prima volta, "Quarto Grado" trasmette le immagini delle prove a cui è stata sottoposta la donna, ritenuta capace di intendere e di volere
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Nella puntata di venerdì 28 febbraio, "Quarto Grado" ha trasmesso per la prima volta le immagini dI alcuni dei test sulle capacità cognitive a cui è stata sottoposta Alessia Pifferi, la 38enne condannata in primo grado all’ergastolo per omicidio volontario aggravato, per aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, di un anno e mezzo.
Le risposte della donna, ritenuta capace di intendere e di volere, risultano spiazzanti. È infatti convinta che le rondini possano volare a circa due chilometri orari, invece che a 120, che una carrozza passeggeri di un treno misuri 200 metri, anziché 26, e che per riempire una vasca da bagno bastino dieci litri d’acqua, mentre il valore corretto è 160.
A scioccare sono anche le sue interpretazioni dei proverbi popolari. Alla frase "l’abito non fa il monaco", la donna risponde: "Significa che ti puoi vestire bene, però, dentro te stessa, stai male lo stesso". Inoltre, non conosce nemmeno il significato di molti altri, come "a caval donato, non si guarda in bocca".
"Vuol dire che non si deve giudicare una persona per come la vedi", afferma Pifferi, a cui non è comunque stato riconosciuto alcun vizio di mente.