La Procura apre un'inchiesta a carico di ignoti e senza ipotesi di reato, ma esclude l'emergenza. L'ultima vittima è una donna di 84 anni. Quattro nuovi casi di contagio, 21 in tutto le persone malate
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Si aggrava ulteriormente il bilancio delle vittime della legionella a Bresso, nel Milanese. Una donna di 84 anni è morta per le complicanze sopraggiunte dopo aver contratto il batterio. Il suo decesso si aggiunge a quello dei due anziani, un uomo e una donna di 94 anni, morti tra martedì e lunedì. Tutti erano stati ricoverati all'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo (Milano). Via ai campionamenti ambientali nelle abitazioni dei contagiati.
Oltre alle venti già colpite (tre delle quali morte), altre quattro persone sono state contagiate dal batterio. I malati, tutti dell'area tra Bresso, Cormano e Cusano Milanino, sono stati ricoverate tra il Bassini di Cinisello e il Niguarda di Milano.
Aperta un'inchiesta, ma nessuna emergenza - La Procura di Milano aprirà un'inchiesta, al momento a carico di ignoti e senza ipotesi di reato, sul caso. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha voluto, però, precisare che "non si tratta di un'emergenza, anche se chiaramente sul fatto che si ripresenti ciclicamente a Bresso faremo verifiche".
Il Comune di Bresso per affrontare l'emergenza ha convocato una task force per coordinare gli interventi e gli incontri informativi alla popolazione. Intanto, per i condomini è prevista una sanificazione degli impianti idrici.
A Bresso non è la prima volta che esplode un'epidemia di legionella: nel 2014 si verificò una situazione simile. Allora i casi di contagio furono sei di cui uno mortale. L'epidemia si sviluppò però nell'arco di mesi, mentre adesso il fenomeno è esploso in pochi giorni. I primi casi sono stati infatti segnalati alle Ats circa una settimana fa. Anche tre anni fa venne aperta un'inchiesta, successivamente archiviata.
Campionamenti nelle abitazioni dei contagiati - Campionamenti ambientali sono stati attivati in tutte le abitazioni delle 20 persone che hanno contratto il batterio della legionella a Bresso. Lo rende noto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, precisando che i prelievi dei campioni riguardano anche "altre aree sensibili".
Positivi due campioni di acqua - Due campioni d'acqua, uno prelevato nell'abitazione di una persona contagiata e un altro in una fontana pubblica di Bresso, sono risultati positivi alla legionella. Lo ha reso noto il direttore del Dipartimento prevenzione dell'Ats di Milano, Giorgio Ciconali, rispondendo alla domanda di un cittadino bressese durante l'assemblea pubblica sull'emergenza legionella che si è tenuta in Comune.
"Finora delle 12 colture portate a termine in tre abitazioni, due sono negative e una è positiva, ma dobbiamo aspettare 7-10 giorni per avere il risultato definitivo" ha detto Ciconali parlando ai cittadini. Inoltre "da un esame rapido che dice sì o no è emerso che nella 'fontana del mappamondo' c'è la legionella. Per il momento la carica batterica non è pura al 100%, ma di quanto non è pura lo sapremo tra 8-10 giorni" ha aggiunto Ciconali.
Il sindaco Simone Cairo ha poi precisato che la fontana, che si trova in pieno centro, tra la sede del Comune e la chiesa principale, è "stata chiusa in via precauzionale" fin dai primi giorni dell'emergenza. L'altro campione positivo, è stato riferito dal primo cittadino, è stato prelevato a casa di uno delle prime tre persone contagiate.