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Quest'anno la cerimonia si è svolta per la prima volta in streaming interamente da Palazzo Marino, e non come di consueto dal Teatro del Verme
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"E' stato un anno difficile ma dobbiamo, anche per rispetto a chi non c'è più, pensare alla Milano che lasceremo ai nostri figli". Con queste parole il sindaco Beppe Sala ha aperto la cerimonia di consegna degli Ambrogini d'oro, la massima onorificenza concessa dal Comune a chi ha dato lustro alla città. Tra i premiati anche Chiara Ferragni e Fedez, per il loro impegno di raccolta fondi durante l'emergenza Covid. La Grande Medaglia d'oro alla Memoria è stata dedicata agli operatori sanitari caduti sul lavoro per il coronavirus.
Quest'anno la cerimonia si è svolta per la prima volta in streaming interamente da Palazzo Marino, e non come di consueto dal Teatro del Verme. La sala era sala aperta solo ai premiati, al sindaco, al prefetto e alla giuria.
Premio a medici e infermieri eroi - "Non c'è gratitudine più forte di quella verso il soccorritore che perde la vita mentre compie il proprio dovere, salvare l'esistenza di un altro essere umano in pericolo" si legge nelle motivazioni della Medaglia conferita agli operatori sanitari morti mentre affrontavano l'emergenza Covid. "Hanno combattuto contro un nemico invisibile, imprevedibile, sconosciuto. Lo hanno affrontato con coraggio e abnegazione, mettendo a rischio se stessi per salvare gli altri e cadendo vittime di quello stesso male. Non c'è messaggio di solidarietà e altruismo più grande di quello che queste donne e uomini della sanità hanno dato ogni giorno con le loro azioni, mai a parole, perché non c'era tempo nemmeno per fermarsi a pensare. Ogni vita spezzata è una ferita che Milano ricuce con il ricordo di ognuno di loro".
A ritirare il premio sono stati Alessandra Pagani, moglie di un anestesista morto di Covid-19 a 54 anni, insieme al presidente milanese dell'ordine dei medici, Roberto Rossi, e dell'ordine delle professioni infermieristiche, Pasqualino D'Aloia. A ricevere la Medaglia d'oro alla Memoria sono stati anche i parenti di due tassisti morti di coronavirus, Giuseppe Allegri e Mauro Resmini, oltre che di Cristina Cattafesta, attivista per i diritti delle donne, e di Raffaele Masto, storico giornalista di Radio Popolare.
Il riconoscimento ai Ferragnez - La coppia Chiara Ferragni e Fedez ha ricevuto l'Ambrogino d'oro dalle mani di Sala. La raccolta fondi promossa dai due ha permesso di realizzare in poco tempo una nuova terapia intensiva all'ospedale San Raffaele. "Durante la prima fase dell'emergenza sanitaria, hanno messo la notorietà al servizio della lotta al Covid-19 per provare a lenire le ferite della loro città. Con un racconto ironico sulla vita da famiglia milanese in quarantena, hanno sensibilizzato sull'importanza di osservare le regole per contenere il contagio", si legge nelle motivazioni del premio. "Con altruismo unito a senso pratico, hanno lanciato una raccolta fondi per l'ampliamento in tempi record del reparto di terapia intensiva dell'Ospedale San Raffaele. A questo risultato straordinario si aggiunge l'impegno come volontari dell'iniziativa 'Milano Aiuta'. Preparando la spesa e pedalando per la città per consegnare cibo alle famiglie in difficoltà, hanno mostrato quanto sia importante, anche con gesti semplici, porgere la mano ai più fragili nel segno di un autentico spirito ambrosiano".
"Siamo onorati, speriamo di poter fare sempre di più" - "Siamo molto onorati e speriamo di fare sempre di più per la città di Milano e per l'Italia in generale", ha dichiarato Chiara Ferragni. "Questa è una bella celebrazione di tanti personaggi che hanno dimostrato senso civico in questo momento", ha aggiunto Fedez.
Tutte le Medaglie d'oro degli Ambrogini sono andate oltre che ai Ferragnez, a: Ambrogio Beccaria, velista di classe mondiale, Cosima Buccoliero, direttrice del carcere di Bollate; Sergio Escobar, ex direttore del Piccolo Teatro; Antonietta Romano Bramo, partigiana nota con il nome di battaglia di "Fiamma"; il cantautore Fabio Concato; suor Anna Monia Alfieri, religiosa delle Marcelline referente Scuola per l'Unione dei Superiori Maggiori d'Italia; Loredana Bulgarelli, deportata ad Auschwitz; Elisabetta Dejana, biologa cellulare esperta nello studio dei meccanismi che regolano lo sviluppo del sistema vascolare; Susanna Mantovani, professoressa ordinaria di Pedagogia generale e sociale all'Università Bicocca; Vincenzo Maria Mazzaferro, chirurgo e oncologo che ha elaborato le linee guida per i trapianti di fegato per tumore; Gigi e Gabriella Pedroli, che hanno fondato il Centro dell'Incisione; il produttore artistico Claudio Trotta; Emanuele Ernesto, presidente dell'associazione Famiglie Separate Cristiane; Giorgio Vittadini, professore di Statistica metodologica all'Università Bicocca, nonché fondatore e presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.