Nell'incidente morirono 118 persone: un aereo di linea in fase di decollo andò a schiantarsi contro un piccolo aereo da turismo entrato per sbaglio in pista a causa della nebbia
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"L'azienda Sea chiede scusa ai familiari delle vittime, alla città di Milano e a tutti coloro che hanno avuto la loro vita segnata da quell'evento": così il presidente di Sea Giuseppe Bonomi ha portato le scuse della società aeroportuale milanese al Consiglio comunale straordinario di Milano dedicato al decennale dalla Strage di Linate, a cui hanno partecipato tra gli altri i familiari delle 118 vittime e il superstite Pasquale Padovano.
Ricordando quell'8 ottobre 2001, Bonomi ha raccontato dell' "Iniziale incredulità, poi disperazione, rabbia, dolore violento ma anche speranza". Da allora però, ha sottolineato, "Sea ha compiuto un percorso importante, anche grazie al rapporto instaurato con il Comitato 8 ottobre e con i familiari delle vittime" che ha portato la società "a reagire", attraverso "l'affermarsi di una volontà" che ha spinto alla realizzazione di "importanti lavori per rendere i nostri aeroporti i migliori in tema di sicurezza" con investimenti "su ogni fronte".
L'incidente aereo di Linate
L'8 ottobre 2001 un aereo in fase di decollo dallo scalo di Linate, entrò in collisione con un piccolo velivolo Cessna, entrato per sbaglio in pista a causa della nebbia. Dopo l'impatto, l'aereo non riuscì a completare la fase di decollo e si schiantò contro l'edificio adibito allo smistamento dei bagagli, prendendo fuoco. Ci furono 118 vittime fra passeggeri del volo e operatori dello scalo.
Un unico sopravvissuto
Nell'incidente aereo morirono 118 persone: i 104 passeggeri dell'aereo di linea (58 dei quali italiani), i sei membri dell'equipaggio, le 4 persone a bordo del Cessna (due italiani e due tedeschi) e 4 lavoratori di terra dell' aeroporto. All'incidente sopravvive solo un operaio della Sea, addetto allo smistamento dei bagagli, Pasquale Padovano. L'uomo riporta ustioni sull'86% del corpo e nel corso di dieci anni, dal giorno della strage a oggi, subisce 63 operazioni.
Il processo ai responsabili della strage
Il processo ai responsabili della strage ha portato alla condanna definitiva di cinque persone: per disastro aviatorio colposo e per omicidio plurimo colposo sono stati inflitti sei anni e mezzo sono stati inflitti all'ex amministratore delegato dell'Enav Sandro Gualano e tre anni al controllore di volo Paolo Zacchetti. A quattro anni e quattro mesi è stato condannato invece l'ex direttore generale dell'Enav Fabio Marzocca e a tre anni i manager Sea Antonio Cavan (responsabile dello Sviluppo e della manutenzione) e Giovanni Lorenzo Grecchi (responsabile della gestione delle Risorse aeroportuali).