© Ansa
© Ansa
Oltre 30mila persone per le vie del centro. Fontana: "Situazione prevedibile e pericolosa". Locatelli (Cts): "Così non si onorano morti"
© Ansa
© Ansa
Bufera contro le istituzioni milanesi per la folla di tifosi festanti in piazza Duomo, dopo l'assegnazione dello scudetto all'Inter. Il sindaco di Milano Sala è stato criticato aspramente per la gestione di una situazione che, a detta di molti, "poteva essere prevista". Il prefetto di Milano risponde: piazza Duomo chiusa sarebbe stato peggio. Locatelli del Cts: "Non si onorano i 121mila morti di Covid"
"Quando il popolo dei tifosi, in modo assolutamente spontaneo e non organizzato, scende in strada per festeggiare lo scudetto atteso da anni, bisogna necessariamente coniugare le ragioni della prevenzione del contagio con la gestione dell'ordine pubblico e con la tutela della incolumità delle persone", dichiara in una nota il prefetto di Milano, Renato Saccone. "Abbiamo valutato che chiudere piazza Duomo, spazio urbano ampio e con numerose vie di esodo, sarebbe stato inevitabilmente occasione di ancora più densi e rischiosi assembramenti, sotto ogni profilo".
"Di fronte a trentamila tifosi esultanti - circa diecimila nel picco in piazza Duomo - non si usano idranti, né ha senso transennare una città", prosegue il prefetto. "Si opera per evitare incidenti di qualsiasi natura - che non ci sono stati - per ridurre nei tempi le manifestazioni di festa - con il rispetto del coprifuoco - per salvaguardare le tante attivita' commerciali e della ristorazione e il diffuso passeggio domenicale di un pomeriggio primaverile in zona gialla, così come è stato".
Fontana: "Assembramenti prevedibili e pericolosi" - "Era probabile che eventi del genere si potessero verificare. L'importante è che non si verifichino più. Bisogna chiedere alle persone il rispetto delle misure di sicurezza. Mi auguro e spero che non aumentino i contagi, ma questo lo potremo dire tra due settimane" Questo il parere del presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, in merito agli assembramenti dei tifosi interisti in piazza Duomo.
Locatelli (Cts): "Così non si onorano morti" - "La gioia la si può comprendere però credo che su di essa debba prevalere il senso di responsabilità: 121mila morti devono averci insegnato qualcosa. Onorare la loro morte vuol dire evitare assembramenti". Lo ha detto il Presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli commentando la festa dei tifosi dell'Inter. "Tutte le occasioni di assembramento - ha aggiunto - vanno assolutamente evitate, ivi compresi i festeggiamenti dei tifosi della squadra di calcio che ha vinto il campionato".
Trentamila tifosi si sono riversati per le vie del centro Non è bastato l'appello dell'Inter a "festeggiare in sicurezza e responsabilmente": al fischio finale di Sassuolo-Atalanta, 30mila tifosi si sono riversati per le vie del centro di Milano, riempiendo piazza Duomo prima e Largo Cairoli poi, per celebrare il trionfo di Lukaku e compagni. Uno scudetto atteso da undici anni che ha fatto esplodere la gioia della tifoseria nerazzurra, che ha tuttavia scatenato polemiche visto il periodo della pandemia.
Molti tifosi senza la mascherina Anche perché sono stati molti i tifosi poco rispettosi delle regole, tra mascherine e assembramenti, iniziati fin dalle 17 in Duomo. Tra cori e fumogeni, un centinaio di supporter nerazzurri è anche salito sul monumento a Vittorio Emanuele II, al centro della piazza, stendendo una bandiera tricolore su uno dei due leoni alla base del monumento. "I campioni dell'Italia siamo noi", "Chi non salta rossonero e'" e "Come mai la Champions non la vinci mai" dedicato alla Juventus, i cori che hanno accompagnando la festa dei tifosi, con la Curva Nord che si è ritrovata davanti al Castello Sforzesco, in Largo Cairoli, per i festeggiamenti con tanto di fuochi d'artificio. Assembramenti che da molti però sono stati considerati eccessivi.
La polemica aperta dal segretario di Confcommercio: sui navigli transenne, in Duomo migliaia di persone "La gioia dei tifosi interisti è più che comprensibile, lo dico da tifoso (seppur di un'altra squadra). Mi chiedo però perché a Milano, in Darsena o in Brera, sia necessario transennare le vie per evitare assembramenti e veicolare i flussi di persone e in piazza del Duomo possano riversarsi in migliaia in modo incontrollato", ha scritto su Facebook Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano.
Sui social scoppia la polemica contro Sala Sui social è esplosa così la polemica, in particolare nei confronti del sindaco di Milano Giuseppe Sala che, nonostante sia tifoso dell'Inter, non ha commentato lo scudetto, mentre le forze dell'ordine sono intervenute solo per "preservare il sagrato e la Galleria, i cui accessi sono stati chiusi", come ha spiegato la Questura, e per disperdere la folla in alcune occasioni, senza particolari interventi sul rispetto delle norme anti-Covid.
I commenti sulla pagina Facebook di Sala "Sindaco, perché i tifosi dell'Inter possono fare questo casino, e noi comuni mortali dobbiamo rispettare le regole anche per andare a mangiare una pizza?", è uno dei tanti commenti che si legge sulla pagina Facebook del primo cittadino milanese. "Inaccettabili", è la definizione data da Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd, per i tifosi assembrati in Duomo.
Botta e risposta tra Salvini e Sala "Sala non poteva far entrare 20.000 tifosi in uno stadio che ne contiene 80.000, invece di tacere e scappare? Milano ha ancora un sindaco?", è l'attacco del leader della Lega Matteo Salvini. Immediata la replica del primo cittadino che in un tweet si rivolge "all'ex ministro dell'Interno" e scrive: "La risposta è no. Innanzitutto perché gli stadi sono chiusi. E poi, come entrano ed escono 20.000 tifosi senza assembrarsi? ".
L'attacco di Forza Italia: "Evento annunciato, l'unico sorpreso è il sindaco" "Si tratta di un evento annunciato e prevedibile da giorni, eppure l'unico a essere colto di sorpresa è il sindaco Sala che non ha previsto misure per contrastare gli assembramenti", le parole in una nota di Licia Ronzulli, vicepresidente del gruppo Forza Italia al Senato. I caroselli non sono mancati nemmeno a Torino, dove tifosi con bandiere nerazzurre e colpi di clacson sono stati protagonisti sulle auto in via Po e corso Vittorio Emanuele II. E da Torino sono arrivati anche i complimenti del presidente della Juventus, Andrea Agnelli: "Ben fatto Steven! Felice per te e orgoglioso di essere il tuo leale avversario in campo e amico fuori dal campo. Torneremo...".