DIVERSE PERQUISIZIONI

Attacco incendiario all'hub vaccinale di Brescia: arrestati due no vax | Su Facebook scrivevano: "Distruggere nemico con la paura"

Si tratta di due italiani di 51 e 52 anni che sui social network si dichiaravano negazionisti del Covid

01 Mag 2021 - 14:42
 © Ansa Facebook

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I carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Brescia hanno arrestato i responsabili dell'attentato incendiario avvenuto contro un hub vaccinale a Brescia il 3 aprile. Si tratta di un 51enne, Nicola Zanardelli, e di un 52enne, Paolo Pluda, entrambi no-vax, accusati di terrorismo. Sono state eseguite nelle province di Brescia e Verona delle perquisizioni nei confronti di alcuni conoscenti degli indagati che apparterrebbero allo stesso movimento.

Nella notte i carabinieri del Ros, su ordine del gip di Brescia, hanno arrestato Paolo Pluda , 52 anni, di Brescia e Nicola Zanardelli, 51 anni, di Monticelli Brusati (Brescia), gravemente indiziati dei delitti di atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi  e porto e detenzione di armi da
guerra commessi ai danni del centro vaccinale di via Morelli a Brescia. Entrambi si sono definiti no vax. Pluda la mattina poco prima dell'attacco aveva postato sul proprio profilo Facebook la frase "se vogliamo distruggere il nemico dobbiamo usare la stessa arma "la paura" e la loro paura è la nostra unione. Non ci sono altre soluzioni".

Bottiglie incendiarie contro un centro vaccinale a Brescia

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L'obiettivo - secondo gli investigatori - era di "bloccare e sabotare la campagna vaccinale in corso, intimidendo la popolazione ed alimentando il
clima d'incertezza del particolare momento storico, e reiterare nel breve termine ulteriori azioni violente e di danneggiamento. Il 3 aprile due molotov furono lanciate con l'hub vaccinale di via Morelli a Brescia (dove vengono somministrate un migliaio dosi al giorno), causando dei danni ad uno dei padiglioni del complesso. L'incendio alimentato dagli ordigni, per fortuna non propagatosi all'intero padiglione, avrebbe potuto causare gravi danni alla struttura nella quale erano stoccate diverse centinaia di dosi di vaccino. 

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