I due sono i suoceri del figlio delle prime vittime, ma non sono mai stati nell'Udinese dove si sospettava fossa avvenuta la contaminazione
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Una coppia di ultraottantenni, lui 83 anni, lei 81, è ricoverata all'ospedale di Desio (Monza) per intossicazione da tallio. L'uomo è in ospedale da lunedì con problemi respiratori e sintomi riconducibili all'intossicazione da metallo pesante mentre sua moglie è stata ricoverata martedì, anche lei con sintomi analoghi. La coppia è imparentata con un membro della famiglia brianzola, nella quale sono morte tre persone per intossicazione da tallio.
Alessio Palma e la moglie Maria Lina Pedon sono infatti i suoceri di Domenico Del Zotto, 55enne figlio di Giovanni Battista Del Zotto e Gioia Maria Pittana e fratello di Patrizia Del Zotto, deceduti in ospedale a Desio proprio per avvelenamento da tallio.
Le tre vittime, insieme a Laura Del Zotto, sorella di Patrizia e Domenico, a Enrico Ronchi (vedovo di Patrizia) e alla badante di famiglia, Serafina Pogliani, anche loro avvelenate e attualmente ancora ricoverate in ospedale, erano state in vacanza nel cascinale di famiglia a Varmo, nell'Udinese, dove inizialmente si erano concentrate le indagini degli inquirenti, persuasi che il metallo pesante potesse trovarsi in qualche alimento o in alcuni escrementi animali all'interno della proprietà.
I due suoceri ultraottantenni di Del Zotto, però, non sarebbero mai andati a Varmo, particolare che (assieme ai risultati negativi dei test eseguiti nell'Udinese) sposterebbe definitivamente le indagini sulle cause degli avvelenamenti a Nova Milanese, dove tutte le persone coinvolte risiedono. La Procura di Monza attende ora gli esiti delle autopsie svolte sui corpi delle vittime, e nel frattempo ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e lesioni contro ignoti.