Mattia Del Zotto, accusato dell'omicidio dei nonni e di una zia, è in cella da solo, sorvegliato 24 ore su 24. Ha chiesto libri sull'ebraismo
© tgcom24
E' terminato nel carcere di Monza l'interrogatorio di Mattia Del Zotto, il 27enne arrestato per il triplice omicidio dei nonni e della zia con il tallio. Il giovane di Nova Milanese, sorvegliato a vista dagli agenti di polizia penitenziaria, ha chiesto di poter avere libri legati alla religione ebraica.
Arrivato in carcere in piena notte mercoledì, Del Zotto è apparso gelido, come se avesse alzato una "barriera" per rinchiudersi in un suo mondo. Nel colloquio fatto al momento dell'ingresso, ha toccato le tematiche religiose chiedendo appunto libri sull'ebraismo. A tale fede, aveva detto durante un interrogatorio, si è avvicinato da circa tre anni.
Il direttore della casa circondariale, Maria Pitaniello, ha concordato con il procuratore della Repubblica di Monza Luisa Zanetti, titolare dell'inchiesta, di sottoporre il giovane non solo a un regime di sorveglianza "intensivo" ma anche a un monitoraggio continuo da parte degli psichiatri e degli psicologi interni per valutare lo stato di salute mentale. Ci sarà quindi un lavoro d'equipe tra i medici, la polizia penitenziaria, la direzione del carcere, per accertare quali siano effettivamente le sue condizioni psicologiche, in modo da cercare poi di inserirlo nella vita carceraria.