Maurizio Novembrini, 44 anni, soffre di disturbo paranoide della personalità. E' ritenuto socialmente pericoloso e probabilmente eviterà la detenzione
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Totalmente incapace di intendere e volere per un disturbo paranoide della personalità e socialmente pericoloso. E' l'esito della perizia su Maurizio Novembrini, 44 anni, di Treviglio, nella Bergamasca. L'uomo fu arrestato nell'aprile del 2018 dopo aver ucciso il fratello Carlo e la compagna della vittima, Maria Rosa Fortini. La sparatoria avvenne all'interno di una sala slot, a Caravaggio. Novembrini rischia non il carcere, ma il ricovero.
A questo punto l'esito dell'udienza, prevista il 5 marzo davanti al gup, potrebbe essere scontato: l'assoluzione di Novembrini. Tuttavia il 44enne, dal momento che è stata ravvisata la pericolosità sociale, potrebbe essere ricoverato in un Rems (ex ospedale giudiziario), dove già si trova già da alcune settimane.
Alla base del raptus, secondo l'accusa, ci sarebbero state le liti con il fratello Carlo. Contro la donna non ci sarebbero stati dissapori: sarebbe rimasta vittima perché si trovava nel posto sbagliato. Chiari segni di paranoia si erano manifestati già a maggio 2018, quando Novembrini aveva dato fuoco a un materasso, in cella, perché diceva di avere paura di essere avvelenato.