Giallo nella Bergamasca, ancora da chiarire le cause dell'accaduto
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Tre giorni dopo la sua nascita, avvenuta il 10 dicembre all'ospedale di Treviglio, nella Bergamasca, una bimba è stata trovata nella culla con entrambe le braccia rotte. Ancora da chiarire le cause della vicenda. A sollevare il caso è stato il presidente di Federconsumatori Bergamo, Umberto Dolci, lamentando il fatto che, dopo quasi sei mesi, l'Asl e l'assessorato regionale alla Salute non abbiano dato alcuna risposta ai genitori.
Le repliche dell'Azienda sanitaria e dell'azienda ospedaliera di Treviglio non si sono però fatte attendere. In particolare, l'Asl ha fatto sapere di aver subito acquisito le cartelle cliniche della bambina, dalle quali però "non emergono le cause dell'accaduto".
L'Azienda ospedaliera, dal canto suo, spiega che la bimba, nata con parto cesareo, è stata in ottime condizioni "per 50 ore", poi "all'improvviso è insorta la sintomatologia dolorosa, con ridotta mobilità degli arti superiori, che ha portato i neonatologi a richiedere una radiografia, con la quale si sono evidenziate le fratture".
L'Asl e l'azienda ospedaliera hanno inoltre precisato di aver informato tempestivamente sia lo stesso Dolci sia i genitori della bimba di quanto accadeva e delle possibili cause delle fratture. Di certezze, però, al momento non ce ne sono e la vicenda ha assunto i contorni di un giallo. Quel che è certo è che la bimba era stata trasferita da Treviglio all'ospedale di Brescia. Secondo Federconsumatori, però, i genitori non avrebbero ricevuto "nessuna scusa e giustificazione".
L'Asl ha precisato da parte sua che dalle cartelle cliniche della bimba emerge in effetti "la situazione descritta, ovvero fratture scomposte a entrambe le braccia della neonata, a tre giorni dalla nascita. La verifica dell'Asl sul caso in esame può essere solo documentale - scrive l'Azienda sanitaria locale - e dalla cartella clinica non emergono le cause dell'accaduto". Inoltre, secondo l'Asl, essendo il fatto avvenuto mesi prima "e sul quale non emergono dagli atti ipotesi di reato, non esistono i presupposti per una eventuale segnalazione all'autorità giudiziaria".
L'ospedale ha precisato che il parto cesareo era stato portato a termine in modo "agevole e senza alcuna complicanza", precisando però come sia "peraltro noto che il taglio cesareo, eccezionalmente, può essere causa di lesioni fetali". La bimba, scrive l'ospedale, "è stata a lungo con la sua mamma nel letto di degenza senza manifestare alcuna sintomatologia per 50 ore". Poi sono comparse le misteriose fratture.