Milano, bimbo precipita dalla tromba delle scale alle elementari
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La Procura indaga per omessa vigilanza. L'allarme dei presidi: "Ci sono troppi pochi bidelli per poter rispettare le regole sulla sicurezza". L'ipotesi è che il piccolo abbia utilizzato una sedia per scavalcare la ringhiera
"Mio figlio è stato lasciato da solo nel corridoio della scuola al piano alto". Così la mamma del bimbo di primo elementare precipitato dalla tromba delle scale della primaria Pirelli, a Milano. Il piccolo è in condizioni disperate, dopo la caduta di oltre 10 metri mentre tornava dal bagno. "Noi genitori li affidiamo alla scuola. Con quale fiducia lo rimandiamo, adesso?", si chiede la donna. "Spero solo che possa tornare presto a casa", aggiunge.
Dai primi rilievi ordinati dalla Procura non sono emerse irregolarità sulla ringhiera, le cui sbarre (i tiranti) sono separate da una distanza di soli 12 centimetri. Ma i genitori sbottano. "Perché - dicono a Il Corriere della Sera - dei bambini di prima elementare sono stati sistemati all'ultimo piano dell'edificio? Il corrimano è alto ma vedi cosa può saltare nella testa di un bimbo di neanche sei anni. Si dovrebbe sorvegliare tutto il tempo e sappiamo bene che non è possibile".
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Il pm di Milano, intanto, ha aperto un fascicolo per omessa vigilanza sul bimbo da parte delle maestre o dei collaboratori scolastici. La carta della sicurezza della scuola tra i "doveri dei docenti" mette la "vigilanza durante i trasferimenti interni" e tra i "doveri dei collaboratori" la "sorveglianza negli spostamenti per recarsi ai servizi". Regole difficili da rispettare, ammettono i presidi che lanciano l'allarme: "Ci sono troppi pochi bidelli per poter rispettare le regole sulla sicurezza". Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti c'è anche quella che il piccolo abbia utilizzato una sedia per scavalcare la ringhiera.