Dopo la timbratura, i dipendenti non entravano in ufficio per dedicarsi ad altre attività
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Cinquanta dipendenti del Comune di Piacenza sono indagati per falso e truffa. Secondo i pm della Procura erano soliti "timbrare il cartellino per poi uscire a farsi i fatti propri: c'era chi andava in palestra e chi a fare la spesa". Sono i primi dettagli rivelati dopo il blitz nella sede del Comune di polizia municipale e guardia di finanza. Si parla anche di alcuni casi di peculato: qualcuno avrebbe utilizzato mezzi di servizio per scopi non lavorativi.
Le operazioni condotte dalla guardia di finanza e dalla polizia locale hanno portato a cinquanta indagati, di cui dieci a piede libero. Gli altri sono sottoposti a misura cautelare: uno agli arresti domiciliari, gli altri 39 sono stati fotosegnalati in caserma e poi sottoposti all'obbligo di firma. Gli inquirenti avrebbero filmati e pedinamenti, effettuati nel corso degli ultimi mesi, che dimostrerebbero la condotta dei "furbetti".