Il Tar della Lombardia conferma la decisione dell'ateneo: "Si tratta di disonestà accademica"
Milano, Nuovo Campus Bocconi © Ufficio stampa
Niente esami per sei mesi. È la sanzione inflitta dall'Università Bocconi di Milano a uno studente iscritto alla Facoltà di Economia, beccato con il telefono durante un esame e, quindi, ritenuto responsabile di aver violato il patto sottoscritto con l'adesione al "Codice di comportamento degli studenti" dell'ateneo.
La vicenda risale a gennaio, quando lo studente beccato mentre stava consultando lo smartphone, si era provato a giustificare sostenendo che si stava aggiornando su un problema personale di un familiare. Sul caso si è pronunciato anche il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia, che ha confermato la sanzione ritenendola adeguata rispetto alla violazione del “Codice di comportamento degli studenti” dell’ateneo.
Emanato l'8 novembre 2023, il codice pone l’integrità accademica come principio fondamentale per tutti gli studenti Bocconi. Tra le condotte considerate disoneste rientrano l’inganno, la copia e il plagio. In particolare, agli studenti è vietato l’uso di qualsiasi aiuto non autorizzato durante le prove d’esame, inclusi telefoni cellulari e altri dispositivi elettronici.
Tuttavia lo stop previsto da maggio a settembre 2024 potrebbe essere ridotto a sei mesi, se lo studente decidesse di convertirli in un periodo di volontariato presso una struttura religiosa di assistenza ai bisognosi. Questa possibilità, prevista dall’Università, consentirebbe al giovane di sostenere gli esami già tra pochi giorni, alla scadenza dei primi tre mesi di sospensione