A "Dritto e Rovescio"

La borseggiatrice famosa sui social ora è mamma: "Eviterà il carcere"

A "Dritto e Rovescio" il caso della ragazza diventata nota grazie a dei video virali: farebbe parte di una rete più ampia

23 Giu 2023 - 10:22

Era diventata nota grazie a dei video virali, ora la borseggiatrice che diceva a favore di camera: "Dobbiamo rubare, è il nostro lavoro" è diventata mamma. Il programma "Dritto e Rovescio" è tornato a occuparsi del fenomeno dei borseggi nelle metropolitane delle grandi città, Milano in primis, ripartendo proprio dalla borseggiatrice che qualche mese fa era diventata grazie ad alcuni video virali che circolavano sui social. La donna era stata anche ospite della trasmissione di Paolo Del Debbio nelle settimane scorse, dicendo di chiamarsi Laura. Alle forze dell'ordine, però, è conosciuta con il nome di Jennifer.

Un testimone intervistato dal programma di Rete 4 ha spiegato che Laura-Jennifer farebbe parte di una rete molto più ampia, a capo della quale ci sarebbe "Bimbo": si tratta dell'uomo che avrebbe in mano il racket dei furti in mezza Europa. "Era costretta a rubare da Bimbo, perché aveva rapito suo marito a Barcellona - dice il super testimone -. Bimbo disse: meglio se tua moglie è incinta, così la mandiamo in Italia. L'Italia non farà niente a tua moglie perché è incinta". Secondo l'uomo che ha parlato a "Dritto e Rovescio" i guadagni derivati dai borseggi di Laura-Jennifer erano molto alti: "Ogni mese portava 7 o 8 mila euro, in tre mesi potevano essere 50, 60, 80 mila euro".

"Non la vedo da mesi, può essere che sia andata via, magari a Roma e nel suo paese", dicono alcune sue "colleghe". In realtà il testimone spiega dove è finita la donna: "Jennifer adesso è scappata - ha raccontato ancora l'uomo -, è in Europa ma non so dove. Potrebbe essere andata in Spagna, Francia e Germania. Quel che è certo è che ha partorito e sta vivendo bene". Massimiliano Pirola, poliziotto del SAR di Milano spiega che Laura-Jennifer è rimasta impunita prima di fuggire grazie al suo stato interessante: "La legge consente a loro di restare in Stato di libertà durante la gravidanza e fino al compimento di un anno da parte del nascituro: è un escamotage che loro utilizzano".

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