INTERROGATORIO IN CARCERE

Bossetti al gip: "Quella sera ero a casa" "Sono estraneo, non ho mai visto Yara"

Nuovo sopralluogo nella casa dell'uomo fermato per l'assassinio della 13enne. Il legale: "Ha risposto a tutte le domande del magistrato"

19 Giu 2014 - 19:25
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"Sono completamente estraneo, quella sera ero a casa". Massimo Bossetti, fermato per l'omicidio di Yara Gambirasio, si professa innocente davanti al gip. Lo ha reso noto il suo legale, Silvia Gazzetti: "Ha risposto a tutte le domande". Bossetti, durante l'interrogatorio in carcere per la convalida del fermo, ha detto di non aver mai visto Yara e di aver incontrato una sola volta il padre della ragazza, dopo la morte della 13enne.

Bossetti al gip: "Quella sera ero a casa" "Sono estraneo, non ho mai visto Yara"

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Parlando con il giudice per le indagini preliminari, Bossetti ha anche detto di non riuscire a spiegarsi per quale ragione il suo Dna, come sostiene l'accusa, sia stato trovato sul corpo della ragazza dopo il ritrovamento nel campo di Chignolo d'Isola il 26 febbraio 2011.

"Io figlio illegittimo? Sono sconvolto" - Massimo Bossetti avrebbe appreso solo durante l'interrogatorio di essere figlio illegittimo. Questo lo avrebbe "sconvolto", come ha raccontato il suo avvocato.

Il gip si riserva su convalida fermo - Il gip di Bergamo, Ezia Maccora, si è riservata di decidere sulla convalida del fermo di Massimo Bossetti al termine dell'interrotatorio in carcere. Il magistrato scioglierà la riserva nelle prossime ore.

"Sono un padre, ho tre bambini: uno ha 13 anni, la stessa età di Yara. Non l'ho uccisa io, non farei mai un'atrocità del genere", aveva confidato Bossetti alle guardie non appena giunto in carcere.

"Gli inquirenti si sono sbagliati - contrattacca il muratore di Mapello sfogandosi con gli agenti di polizia penitenziaria -. Mi hanno incastrato perché, dopo 4 anni, non trovavano nessun altro". Bossetti, come riporta Repubblica, si è rivolto più volte alle guardie per chiedere dei figli e della moglie: "Vorrei vedere presto i miei bambini".

Nuovo sopralluogo a Mapello, messi i sigilli - Nuovo sopralluogo nella casa di Bossetti. Una decina di investigatori sono entrati nell'abitazione di Mapello. Subito dopo il fermo, la moglie e i tre figli del presunto killer hanno lasciato la casa e, da mercoledì, anche la suocera ha abbandonato il piccolo paese in provincia di Bergamo. Gli inquirenti hanno messo i sigilli.

Il padre: "Preso in giro per 40 anni" - Chi non trova pace poi è il padre del presunto killer di Yara, o meglio, colui che ha creduto per tutti questi anni di essere il padre naturale. Giovanni Bossetti si sente preso in giro: "Mi hanno ingannato per 40 anni". La moglie, Ester Arzuffi, infatti ha sempre sostenuto che quel figlio fosse suo e non dell'autista di Gorno, Giuseppe Guerinoni. I test del Dna, però, non lasciano dubbi: Bossetti è il figlio illegittimo di Guerinoni.

La moglie: "Parlava di Yara, era tranquillo" - "Quando parlava del caso Yara era tranquillo". Lo ha detto la moglie di Bossetti, Marita Comi, ai carabinieri. "Posso dire che in questi ultimi anni non ha avuto alcun cambiamento rispetto al passato, non ha mai mostrato sbalzi di umore o particolari nervosismi", si legge nei verbali. In caserma la donna si è poi sfogata contro la suocera per aver mantenuto segreto che Bossetti era figlio illegittimo: "Dovevi dircelo, dovevi raccontare la verità e invece ora ci hai sconvolto la vita".

Garante della privacy: "Stop accanimento informativo" - Basta con l'accanimento informativo sul caso Yara: il Garante della privacy richiama i media "al massimo rispetto" dell'essenzialità della notizia e sottolinea che neanche l'interesse pubblico legittima l'accanimento sugli "aspetti più intimi della persona tale da determinare irreparabili danni nella vita familiare e di relazione".

Profilo Facebook di Bossetti non più accessibile - Intanto non è più accessibile il profilo Facebook di Bossetti. "Questo contenuto non è al momento disponibile" è il messaggio che appare cercando di entrare sul profilo in cui l'uomo aveva postato fra le immagini anche foto della famiglia, in particolare dei tre figli.

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