Era il 43enne istruttore finito in manette a manipolare psicologicamente le ragazze e a invitare altri adulti a guardare
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Tra le persone che hanno abusato di ragazzine minorenni nella palestra di Lonato del Garda (Brescia), ci sarebbero anche due genitori di allievi del maestro di karate arrestato venerdì. E' quanto emerge dal racconto fornito agli inquirenti da una delle minorenni che hanno subìto violenze perpetrate negli anni. Era proprio il 43enne istruttore a "dirigere" le operazioni, manipolando psicologicamente le ragazze e invitando i genitori di alcuni allievi a guardare.
Il maestro di karate "mi costringeva a partecipare a video chat in pose hard, poi passavamo a messaggi sul cellulare e agli incontri", ha rivelato la ragazza, oggi maggiorenne. Come riporta il Corriere, lo scambio di sms avveniva anche con altri adulti che frequentavano la palestra: "Dovevo scrivere di aver sognato un rapporto a tre con loro e l'istruttore". Poi avveniva l'incontro vero e proprio in palestra, "di sabato sera o quando non c'era nessuno".
Questi incontri avvenivano "contro la mia volontà, proprio nel salone in cui facevamo karate", prosegue la ragazza, spinta a rivelare tutto dal suo fidanzato. "Mi dicevano: ormai siamo tutti qua, dobbiamo concludere qualcosa". Il racconto si fa sempre più spinto e terribile: al primo incontro "completo", ne seguivano tre in cui "venivo spogliata e toccata, ma quando arrivavamo al momento, mi bloccavo e li allontanavo". Assieme all'istruttore, sono altri tre gli adulti indagati per violenza sessuale di gruppo.