IL GIALLO DELLA FONDERIA

Brescia, imprenditore scomparso: quattro persone indagate

Mario Bozzoli è sparito l'8 ottobre. Gli indagati sono i due nipoti dell'uomo e due operai. I militari dell'Arma hanno eseguito perquisizioni nelle case degli addetti dell'azienda

18 Dic 2015 - 15:58

    © ansa

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Potrebbe essere arrivato a una svolta il giallo dell'imprenditore Mario Bozzoli, scomparso nel Bresciano, a Marcheno. Secondo indiscrezioni in ambienti investigativi sono indagate quattro persone: due operai, Oscar Maggi e Abu, e due nipoti, Giacomo e Alex Bozzoli. Tutti sono stati sentiti in presenza dei rispettivi avvocati dal Comando provinciale dei carabinieri di Brescia. I militari dell'Arma hanno eseguito perquisizioni nelle case di addetti dell'azienda e dei nipoti dell'imprenditore.

I due nipoti di Mario Bozzoli, Giacomo e Alex, e i due operai della fonderia di Marcheno, Oscar Maggi e il senegalese Abu sono indagati per concorso in omicidio volontario e distruzione di cadavere. I quattro, che erano presenti in azienda la sera della scomparsa dell'imprenditore, hanno ricevuto l'avviso di garanzia e sono tutti in stato di libertà. La svolta nell'indagine sarebbe arrivata dopo le perquisizioni effettuate dai carabinieri di Brescia.

Mario Bozzoli è scomparso l'8 ottobre dalla fonderia di Marcheno. Alle 19.30 l'uomo aveva telefonato alla moglie e da allora non si è saputo più nulla. Un dipendente aveva dichiarato che alle 19.40 c'era stata una fumata anomala da un forno e dopo dieci giorni è morto per avvelenamento Giuseppe Ghirardini, l'operaio addetto proprio a quel forno.

Si sospetta che Mario Bozzoli sia stato gettato nel forno della fonderia di cui è proprietario insieme al fratello Adelio con il quale i rapporti, nell'ultimo periodo, erano diventati piuttosto tesi.

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