Dagli Spedali Civili la nota che spiega: "Il caso non è di interesse della procura". Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha inviato gli ispettori
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Il quarto decesso del neonato avvenuto nel reparto di Terapia intensiva neonatale degli Spedali Civili di Brescia "non è di interesse della procura", che indaga invece sugli altri tre casi. L'ospedale in una nota ha infatti spiegato che "il bebè è morto poco più di due ore dopo il parto per una gravissima malformazione congenita delle vie aeree superiori". Il ministro della Salute ha inviato gli ispettori.
Intanto i carabinieri del Nas hanno acquisto tutte le cartelle cliniche dei tre piccoli pazienti deceduti. Il materiale è stato messo a disposizione della Procura di Brescia che sta valutando come procedere. L'autopsia sulla prima bambina morta il 29 dicembre è già stata effettuata l'ultimo giorno dell'anno, mentre martedì potrebbero essere eseguite quelle sui due ultimi piccoli pazienti morti sabato.
Il ministro della Salute, Giulia Grillo, ha spiegato che la necessità è quella di capire se esiste una correlazione tra i vari casi oppure se le cause sia diverse per ogni neonato. "Lo dobbiamo a questi bambini che non hanno fatto in tempo ad affacciarsi alla vita - aveva spiegato dopo la notizia del terzo decesso -, ai loro familiari che abbraccio in questo momento di dolore, e anche a chi lavora con impegno e serietà ogni giorno in una struttura eccellente com'è l'ospedale bresciano".
Sicuro invece l'ospedale, secondo cui "non sussiste alcuna relazione tra i tre eventi. Si tratta di decessi subentrati a breve distanza l'uno dall'altro, nell'arco di una settimana, ma i quadri clinici rimandano a condizioni di malattia differenti e non appaiono correlati".