IL CASO CROTTI

Brescia: Stefania e il marito ripartivano da due tatuaggi | Lui: "Ci aiutava una psicologa"

Il riavvicinamento dei due avrebbe fatto perdere la testa a Chiara Alessandri, fermata per omicidio. L'ultima traccia del telefono della vittima a 700 metri da casa

20 Gen 2019 - 10:40
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"Believe" e "Liberi di sbagliare, liberi di ricominciare": sono queste le scritte che si tatuarono insieme rispettivamente Stefania Crotti e suo marito Stefano Del Bello per testimoniare la volontà di ricominciare insieme la loro storia d'amore. E' il nuovo dettaglio che emerge nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della donna di Gorlago (Bergamo), il cui corpo è stato trovato carbonizzato e col cranio sfondato. L'uomo si era riavvicinato alla Crotti dopo una relazione con la 44enne Chiara Alessandri, fermata dai carabinieri perché accusata di aver commesso il delitto.

Come riporta il Corriere della Sera, sarebbe proprio la volontà di Stefano di credere nel suo matrimonio con Stefania il movente che ha armato la mano dell'ex amante. Il tatuaggio di coppia risale a un mese fa. Intanto gli inquirenti proseguono le indagini, tentando di mettere insieme tutti i pezzi del puzzle.

Il marito: "Ci stava aiutando una psicologa, Stefania era serena" - "Stefania l'hanno riconosciuta dal tatuaggio che aveva sul polso", ha detto agli investigatori Del Bello, subito dopo l'arresto della Alessandri. "Se l' era fatto fare un mese fa, eravamo andati insieme. Per noi quelle scritte avevano un significato preciso. Avevamo avuto un periodo difficile, ci eravamo allontanati. Io l'estate scorsa, per un paio di mesi, mi ero anche preso una casa in affitto. Dormivo fuori e poi venivo al mattino per mia figlia, non volevo che ci soffrisse. Ora le cose andavano meglio, Stefania era serena. Ci stavamo facendo aiutare da una psicologa, martedì saremmo dovuti andare alla penultima seduta", ha proseguito.

L'ultima volta che si sono visti - L'uomo ha poi raccontato di essere stato "svegliato alle 6" dai carabinieri, che gli hanno chiesto di seguirli con la sua auto. "La volevano controllare ma non hanno mai avuto sospetti su di me", ha rivelato all'edizione di Brescia del Corriere. "Io non ho idea di chi possa avere fatto una cosa del genere, non riesco a credere che Stefania non tornerà più. L'ho vista l'ultima volta giovedì alle 8, prima che lei andasse al lavoro e io accompagnassi nostra figlia Martina a scuola", ha dichiarato Del Bello.

L'ultimo messaggio - "Ci siamo scambiati un messaggio alle 10, poi un altro a mezzogiorno. L'ultimo accesso di Stefania su WhatsApp è stato alle 15:25". Il cellulare ha dato segnali fino alle 19:30. "Ci eravamo preparati al peggio - ha rivelato Del Bello -. Mia moglie aveva una vita tranquilla, andava a camminare sulle colline, il lunedì sera usciva con la cugina per la lezione di ginnastica posturale. Niente di più. Non si sarebbe mai allontanata di sua spontanea volontà".

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