Le urla di Sy al 112: "Non voglio vedere nessuno nell'arco di due chilometri". E in attesa dell'interrogatorio davanti al gip dice di non essere pentito
© carabinieri
Stiamo andando "sulla pista di Linate, non voglio vedere nessuno nell'arco di due chilometri, ci sono solo bambini qua e non sparate al pullman, è tutto pieno di gasolio". A urlare al telefono con i carabinieri è Ousseynou Sy, l'uomo che ha dirottato un autobus pieno di bambini alle porte di Milano. Nell'audio inedito della telefonata, dopo aver strappato di mano il cellulare all'insegnante che aveva chiamato il 112, Sy continua a ripetere: "Non sparate". Tutto agli atti, ma in attesa dellʼinterrogatorio davanti al gip l'autista dice di non essere pentito.
L'audio scioccante dell'autista al telefono con i carabinieri arriva all'indomani della scampata strage, insieme a un'altra notizia proveniente dal carcere: "Sy non si è pentito". Il senegalese, dunque, non mostra segni di pentimento dopo aver terrorizzato 51 bambini per oltre un'ora, salvati solo grazie a uno di loro che è riuscito a dare l'allarme e alla prontezza dei carabinieri.
Anzi, Ousseynou Sy spera che il suo folle "segnale" sia arrivato a destinazione. "L'ho fatto per l'Africa, perché gli africani restino in Africa e così non ci siano morti in mare", ha ripetuto a chi l'ha incontrato nel carcere milanese di San Vittore, aggiungendo che l'ultima tappa della sua delirante corsa sarebbe stata l'aeroporto di Linate.