C'è l'Expo: aerei passeggeri a Bresso in deroga al servizio antincendio
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Una recente nota fatta uscire, in sordina, dall'Enac autorizza l'atterraggio di grossi voli nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato
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Vedendolo atterrare, abitanti e addetti alla torre di controllo hanno pensato a un clamoroso errore di aeroporto da parte del pilota. Un bimotore carico di passeggeri in arrivo dalla Germania si è posato sulla pista del minuscolo scalo di Bresso, tra i palazzi della periferia milanese, dove le regole in vigore hanno sempre limitato il traffico ai piccoli aerei da turismo. E dove non esiste un servizio antincendio di categoria sufficiente per quel tipo di bimotore, un King Air: in caso di incidente, i soccorsi non sarebbero stati all'altezza.
Il volo si è ripetuto per due volte nel corso del weekend: non era un errore, è solo l'anteprima di quello che potrebbe succedere a Bresso nei mesi dell'Expo. L'aereo tedesco ha sfruttato una recente nota informativa fatta uscire, in sordina, dall'Ente nazionale aviazione civile (Enac). In linguaggio burocratico, si autorizzano gli aerei in servizio aerotaxi ad atterrare nei piccoli aeroporti anche se il servizio antincendio non è adeguato al quel tipo di velivolo.
Ecco il testo completo della circolare dell'Enac. Se non visualizzi il documento, clicca qui.
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L'Enac ha stabilito che "per i voli occasionali rientra nelle responsabilità dell'operatore aerotaxi, in accordo con il passeggero cliente, valutare l'accettabilità del livello di protezione offerto dal singolo aeroporto". In pratica: "Caro cliente, il servizio antincendio è di categoria inferiore a quella richiesta dall'aereo, ma noi atterriamo lo stesso... sei d'accordo?".
Per la cronaca, in fondo alla corta pista di Bresso c'è un distributore di benzina.
Con l'Expo alle porte, e poi con il nuovo Giubileo, molti scali minori finora gestiti dagli aeroclub diventano appetibili per il business.
E l'Enac ha cominciato a sfrattare i vecchi club di appassionati del volo da turismo, che per decenni hanno garantito la gestione e svolto spesso anche compiti di scuola volo.
L'Ente aviazione civile sta spianando la strada a società di handling specializzate nei servizi, con gare d'appalto che di fatto tagliano fuori gli aeroclub. È proprio il caso di Bresso, dove da tempo l'Aeroclub Milano era entrato nel mirino dell'Enac con una lunga serie di contestazioni contro la scuola volo, gli istruttori, il servizio antincendio, l'area acrobatica, la regolarità delle documentazioni: contestazioni in seguito rivelatesi tutte infondate.
Ora la società Sky Services, che già opera già a Linate, si è aggiudicata la concessione di parti del piccolo aeroporto con un vertiginoso rialzo sulla base d'asta. E una clausola ulteriore potrebbe darle la gestione totale al prezzo irrisorio di 6.500 euro all'anno più il 10% dei ricavi. Il progetto è dunque quello di far diventare Bresso un campo volo redditizio per gli affari anche se stretto tra le case e il Parco Nord.
Ma per fare questo sarà ucciso l'Aeroclub e rinnegato il patto con i sindaci dei comuni circostanti, ai quali è sempre stato assicurato che l'aeroporto sarebbe rimasto a misura di piccoli aerei.