Borrelli, camera ardente a Milano
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L'ex pm del pool "Mani pulite" ha indossato di nuovo la toga e si è soffermato vicino alla bara come hanno fatto a turno altri magistrati. Ai funerali era presente anche Sergio Cusani
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Con gli occhi gonfi di lacrime, l'ex pm del pool "Mani pulite" Antonio Di Pietro ha reso omaggio al suo capo Francesco Saverio Borrelli alla camera ardente a Milano. Inseguito dai giornalisti, l'ex ministro ha preferito non parlare mentre ha salutato a lungo i familiari di Borrelli e i suoi ex colleghi Francesco Greco e Gherardo Colombo. Di Pietro ha indossato di nuovo la toga e si è soffermato vicino alla bara come hanno fatto a turno altri magistrati.
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Dopo aver salutato e abbracciato Alberti Nobili, a capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano, Di Pietro ha lasciato il tribunale da una porta secondaria, non fermandosi a parlare con i tanti giornalisti che lo aspettavano.
C'è stato un lungo applauso di tutte le toghe milanesi, avvocati e magistrati, alla chiusura della camera ardente a Palazzo di Giustizia. Sulla grande scalinata due cordoni di magistrati e avvocati in toga hanno applaudito al passaggio del feretro sorretto da colleghi e dagli uomini della sua scorta. A portare la toga rossa, che era stata appoggiata sulla bara, il procuratore della Repubblica Francesco Greco.
Ai funerali alla Basilica di Santa Croce a Milano era presente anche Sergio Cusani, uno dei primi condannati al processo che scaturì dall'inchiesta "Mani pulite". Nel 2014 Cusani era già stato ai funerali dell'ex procuratore capo di Milano Gerardo D'Ambrosio.